mercoledì 28 aprile 2010

Top Gun

Tom Cruise deve la sua fama a un film del 1986, “Top Gun”, ambientato nel mondo dei piloti da caccia. Era da poco avvenuto lo scontro nel Golfo della Sirte, quando i jet americani colpirono obiettivi libici. Era insomma un tema all’ordine del giorno.

Il regista Tony Scott sfruttò una sceneggiatura che prendeva spunto da un articolo della rivista California Magazine che parlava dei piloti da guerra. Ne uscirà una storia d’amore e amicizia, con Tom Cruise, Il tenente Pete "Maverick" Mitchell che causerà la morte dell’amico Anthony Edwards (il dottor Mark Greene di E.R.), tenente Nick "Goose" Bradshaw, e si innamorerà dell’astrofisica Kelly McGillis, “Charlie”.

“Top gun” aprì la strada ad altri film di genere, come “Codice d’onore”, e alla serie di telefilm “JAG”, apparsi negli Anni ‘90. E subito vi fu chi provò la strada della parodia, come “Hot shot”.

 

 

IL CAST

  • Tom Cruise  Tenente Pete "Maverick" Mitchell
  • Kelly McGillis Charllie "two step" Backwood
  • Anthony Edwards Tenente Nick "Goose" Bradshaw
  • Val Kilmer Tenente Tom "Iceman" Kazansky
  • Tom Skerritt Colonnello Mike "Viper" Metcalf
  • Meg Ryan Carol Bradshaw, mogli di "Goose"
  • Michael Ironside as Tenente Colonnello. Rick "Jester" Heatherly
  • John Stockwell Tenente Bill "Cougar" Cortell
  • Barry Tubb Tenente Leonard "Wolfman" Wolfe
  • Rick Rossovich as Tenente Ron "Slider" Kerner
  • Tim Robbins Tenente Sam "Merlin" Wells
  • Clarence Gilyard, Jr., Tenente Marcus "Sundown" Williams
  • Whip Hubley Tenente Rick "Hollywood" Neven
  • James Tolkan Colonnello Tom "Stinger" Jordan
  • Adrian Pasdar Tenente Charlie "Chipper" Piper
  • Linda Rae Jurgens Signora Metcalf
  • Ron Clark Ufficiale Comandante l’inchiesta 
  • Brian Sheehan "Sprawl"
  • Duke Stroud "Air Boss Johnson"
  • Randall Brady Tenente Davis

 

 

Il successo del film lanciò tra le canzoni immortali un brano della colonna sonora, cantato dai Berlin: “Take my breath away”

 

Con un ringraziamento a Vania, che ha invocato questo ricordo e ha scattato queste fotografie in tema:

top gun 014.JPG top gun 013.JPG

giovedì 22 aprile 2010

Dan Peterson e il Tè Lipton

“mmmhmmh pe’mmè numero uno!” Dan Peterson, allenatore di pallacanestro a Milano con la Olimpia, sponsorizzata Billy, Simac e Tracer, vincitrice di quattro scudetti, due coppe Italia una Korac e una Coppa dei Campioni, negli Anni ‘80 era uno sportivo popolarissimo. Eccolo nello spot del Tè Lipton:

 

Era in Italia da dieci anni. Adesso, dopo oltre vent’anni di commenti televisivi, parla ancora con lo stesso accento…

venerdì 16 aprile 2010

Gli Anni ‘80 di Raimondo Vianello

Raimondo Vianello, scomparso ieri alla soglia degli 88 anni, nel decennio del cubo di Rubik fu uno degli artefici della svolta che portò al successo la televisione commerciale. Fu nel 1982 infatti che, con la moglie Sandra Mondaini, con Corrado e Mike Bongiorno, arruolato personalmente dal patron di Fininvest, l’imprenditore rampante Silvio Berlusconi, traslocò armi e bagagli da “mamma” Rai per intraprendere questa nuova avventura.

Se in Rai fu protagonista esclusivamente dei grandi varietà serali, da “Un, due, tre” a “Tante scuse”, sui canali del Biscione, forse anche grazie alla maggiore possibilità di sperimentare che la nuova televisione consentiva, Vianello portò il suo umorismo di tipico stile britannico, ironico e mordace, nel mondo del quiz prima, della sit-com poi, e addirittura, negli Anni ‘90, nel paludato mondo del calcio, conducendo “Pressing”.

da “ATTENTI A NOI DUE” (1982)

Ma restiamo negli Anni ‘80: il primo programma fu un varietà sulla Rai, “Stasera niente di nuovo”, cui seguì nel 1982 “Attenti a noi due”, prima esperienza con Canale 5: scenette, balletti, risate irresistibili negli sketch con Sandra. Nacque forse lì l’idea di “Casa Vianello”, una longeva sit-com apparsa nel 1988 e durata fino a che le forze, soprattutto di Sandra, bastarono: gli sketch dei varietà si dilatarono fino a diventare telefilm, sempre con la stessa graffiante forza e con la geniale trovata del finale a letto con Sandra che sbuffa “Che barba che noia che noia che barba” agitandosi tra le lenzuola mentre Raimondo la degna solo di qualche sguardo continuando impassibile a leggere la Gazzetta dello Sport. Ecco, se dovessi disegnare una vignetta per commentare la morte di Raimondo Vianello, rappresenterei quel letto, con Sandra in lacrime e la Gazzetta dello Sport piegata sul cuscino vuoto.

 

Raimondo da solo, raramente affiancato da Sandra, si cimentò anche con il mondo del quiz: era perfetto quel suo stile compassato e ironico, sapeva prendere in giro i concorrenti con un atteggiamento quasi cinico, ma riusciva a metterli a loro agio. Prima fu “Zig Zag” con Simona Mariani e poi “Il gioco dei 9”, passato a Gerry Scotti qualche anno più tardi.

 

PROMO PER “ZIG ZAG”

Un personaggio così non si può che rimpiangere, anche perché nessuno nella moderna televisione sembra in grado di raccogliere la sua eredità.

martedì 13 aprile 2010

Torna il C-64

Torna il Commodore 64! Commodore USA ha infatti ufficializzato per giugno la messa in commercio dell’erede del mitico 64, una tastiera-computer da collegare a un televisore. Fatte le debite proporzioni, comunque un brivido mi è corso lungo la schiena: era nostalgia. Sono andato subito ad ascoltarmi un pezzo degli Spandau Ballet…

 

domenica 11 aprile 2010

“Flash” dei Queen

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La più brutta canzone dei Queen è “Flash”, uscita nel 1980, colonna sonora dell’altrettanto orrendo film “Flash Gordon”. Ci sono due versioni di “Flash”, una è in pratica l’inizio del film, compresi i dialoghi; l’altra presenta invece solo alcuni stralci di dialoghi da altre parti della pellicola. È quest’ultima che appare nella raccolta “Greatest Hits” del 1981.

“Flash” è un duetto tra Freddy Mercury e May, con Roger Taylor a fare il coro. La caratteristica principale è l’uso del sintetizzatore, che fino ad allora era bandito dagli album del gruppo: segno che il rock degli Anni ‘70 si stava trasformando nel pop di plastica degli Anni ‘80.


sabato 3 aprile 2010

DeeJay Television

Negli anni ‘80 c’era una trasmissione televisiva pomeridiana che accompagnava i doposcuola di liceali e universitari: Deejay Television. Andò in onda prima in seconda serata su Canale 5 e poi al pomeriggio su Italia 1 dal 1983 al 1990, grazie al genio musicale di Claudio Cecchetto, che individuò un target adatto e approfittò della mania per i videoclip che cominciava a dilagare. In pratica portò Radio DeeJay in tivù. Il programma, che trasmetteva video e intervistava i personaggi della musica internazionale, aveva conduttori che avrebbero poi sfondato nel sistema televisivo o dello spettacolo: Gerry Scotti, Jovanotti, Amadeus, Fiorello, Kay Rush, Linus, Albertino, Sandy Marton, Leonardo Pieraccioni.

 

La primissima puntata (notturna)

 

La sigla del 1984 (Taffy, Walking into the daylight)

 

Linus

 

Jovanotti conduttore nel 1987

 

Kay Rush presenta una sezione del programma,  Video Special

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