mercoledì 31 dicembre 2008
L'alba degli Anni '80
martedì 30 dicembre 2008
Superclassifica Show
Per tutti gli Anni '80 al mezzogiorno della domenica c'era un appuntamento imperdibile: su Canale 5 andava in onda "Superclassifica Show", il programma musicale che comunicava l'hit parade di Sorrisi e Canzoni TV. Era stato lanciato nel 1977 su varie emittenti locali, compresa Telemilano 58, che si sarebbe trasformata in Canale 5.
La sigla di testa e quella di coda erano identiche: un'animazione con protagonista Oscar, il Supertelegattone, un enorme gatto pacioccone in tuta da supereroe che abitava sui tetti tra le antenne. Cantava con la voce di Franco Rosi: l'imitatore era l'anima del programma, isieme con l'ideatore e conduttore Maurizio Seymandi: dava la voce anche al DJ SuperX, una palla stroboscopica dal volto vagamente antropomorfico che leggeva la classifica.
Il conduttore in carne ed ossa, il rosso Maurizio Seymandi, intervistava gli ospiti, che proponevano la loro canzone rigorosamente in playback.
La trasmissione si concluse nel 1995.
SIGLA 1985
IL TESTO DEL 1988
Sono il telegattone, maoo!
Rambo Rocky Sting e Lucio Dalla
grazie a me stan sempre a galla
Per l'attore ed il cantante
sono un premio inebriante
Supertelegattone
Miao
Gullit Biagi Prinz e Ramazzotti
io li ho visti ragazzotti
senza me il Kabir Bedi
non sarebbe che un baby
Come un supergatto io vedo dentro ai fatti
dal satellite artificiale
vi racconto la TV locale
Sono un gatto su tetto che ascolta
tutto come fosse la prima volta
Con la faccia a TV u u u
Questi baffi all'insù su su su
Gli occhi più blu blu blu blu blu blu blu blu blu
di Paul Newman!
Se vi piace chiamatemi Oscar.
lunedì 29 dicembre 2008
Sinclair ZX81
Non c'era monitor: lo ZX81 andava collegato a un televisore, ed era rigorosamente in bianco e nero. Non c'era chip grafico, il computer era perciò rallentato dal dover eseguire nel medesimo tempo le istruzioni BASIC e quelle per lo schermo. C'erano dei comandi FAST e SLOW per accelerare fino a quattro volte o rallentare i programmi.
Ne furono venduti 500.000 in un anno. Aveva un processore NEC da 3.25 MHz e una RAM di 1k, espandibile a un massimo di 64K, il display era di 22x32 righe di testo. Gli accessori opzionali erano le memorie, il registratore a cassette e la stampante termica.
domenica 28 dicembre 2008
I migliori brani anno per anno
1980 Visage - fade to grey
1981 OMD - Enola Gay
1982 Roxy Music - Avalon
1983 Gazebo - I like Chopin
1984 Savage - Only you
1985 Bruce Springsteen - Born in the U.S.A.
1986 Spandau Ballet - Through the barricades
1987 Pet Shop Boys - Always on my mind
1988 Tanita Tikaram - Twist in my sobriety
1989 Simple Minds - Mandela Day
sabato 27 dicembre 2008
Il mio amico Arnold
La serie, trasmessa negli Stati Uniti a partire dal 1978 dalla NBC, cancellata nel 1985 e presa in carico per un solo anno dalla ABC, si basava sulle "differenti condizioni sociali" del titolo originale: da una parte i bambini di Harlem, dall'altra la società ricca di Manhattan, con le tensioni e gli stupori derivanti. Il registro si equilibrava bene tra la commedia e il genere drammatico. Arnold era un bambino simpatico e sapeva muoversi bene e a suo agio nella nuova casa "ricca". I tormentoni erano due: spesso diceva al fratello "Ma che cavolo stai dicendo, Willis?" oppure saltava sulle ginocchia del signor Drummond.
Il destino che ha regalato fama precoce ai tre ragazzi protagonisti è stato però beffardo nella vita: Gary Coleman (Arnold) ha avuto problemi di salute e si è dovuto sottoporre a dialisi e a un trapianto di rene non riuscito già sul finire della serie - inoltre i genitori gli hanno sperperato il patrimonio ed ha dovuto sostenere una durissima causa vinta a costo di spese esorbitanti, che lo hanno costretto a impiegarsi come guardia giurata.
Todd Bridges (Willis) è divenuto alcolizzato e tossicodipendente ed ha avuto numerosi guai con la giustizia. Ma almeno, è riuscito a disintossicarsi e a rimettersi in carreggiata. Purtroppo questo non è capitato a Dana Plato (Kimberly): dopo un precoce matrimonio fallito che le ha lasciato un figlio, si è dovuta accontentare di girare film porno ed è entrata in una spirale di droga e di arresti, fino a una fatale overdose con cui si è uccisa nel 1999.
Il signor Drummond era interpretato dall'attore canadese Conrad Bain, la governante Edna, presente solo nella prima stagione, da Charlotte Rae. La ragazza di Willis, Charlene, era invece un volto noto della musica, Janet Jackson.
LA PRIMA SIGLA
UNA SIGLA SUCCESSIVA
venerdì 26 dicembre 2008
Kickradio
Madonna - Like a prayer
Genesis - Paperlate
The Pretenders - Back on the chain gang
Queen - Thank God it's Christmas
Bananarama - Venus
Talk Talk - Such a shame
Rolling Stones - Waiting for a friend
Altre radio Anni '80: RMC 80
giovedì 25 dicembre 2008
mercoledì 24 dicembre 2008
Last Christmas
Per Natale quell'anno lanciarono una canzone che sarebbe diventata un classico negli anni a venire, "Last Christmas", tutta giocata sui campanellini e con un testo che aveva poco di natalizio, se non nell'ambientazione di un amore nelle feste di fine anno. Il brano non ottenne però un successo particolare in quel dicembre: c'era già in circolazione "Do they know it's Christmas time?" del supergruppo Band Aid formato per beneficenza dai grandi artisti britannici e irlandesi, quello fu il numero 1 in Gran Bretagna e gli Wham!, che facevano anch'essi beneficenza contro la carestia in Etiopia, si dovettero accontentare del secondo posto, battendo il lento "The power of love" dei Frankie Goes To Hollywood. Nel resto del mondo però sfondarono alla grande vendendo oltre un milione di copie. "Last Christmas" fu ristampata a Natale nel 1985 e nel 1986 e ottenne il 6° e il 40° posto, venne poi ripresa da molti artisti: Ashley Tisdale, Crazy Frog, Cascada, Backstreet Boys, Atomic Kitten, Hillary Duff, Manic Street Preachers, Caramelle, Travis...
Il video era molto accattivante: girato tra le nevi di Sas-Fee, mostrava George Michael e Andrew Ridgeley che accompagnavano le rispettive ragazze a casa di amici per le feste di fine anno. e la ragazza di George era stata l'anno prima la compagna di Andrew...
LAST CHRISTMAS
Last Christmas
I gave you my heart
But the very next day you gave it away
This year
To save me from tears
I'll give it to someone special
Last Christmas
I gave you my heart
But the very next day you gave it away
This year
To save me from tears
I'll give it to someone special
Once bitten and twice shy
I keep my distance
But you still catch my eye
Tell me baby
Do you recognize me?
Well It's been a year
It doesn't surprise me
(Happy Christmas)
I wrapped it up and sent it
With a note saying "I love you"
I meant it
Now I know what a fool I have been
But if you kissed me now
I know you'd fool me again
Last Christmas
I gave you my heart
But the very next day you gave it away
This year
To save me from tears
I'll give it to someone special
A crowded room
Friends with tired eyes
I'm hiding from you
And your soul of ice
My god I thought you were
Someone to rely on
Me?
I guess I was a shoulder to cry on
A face on a lover with a fire in his heart
A man under cover but you tore me apart
Now I've found a real love you'll never fool me again
Last Christmas
I gave you my heart
But the very next day you gave it away
This year
To save me from tears
I'll give it to someone special
Last Christmas
I gave you my heart
But the very next day you gave it away
But the very next day you gave it away
Lo scorso Natale ti ho dato il mio cuore
ma proprio il giorno successivo l'hai buttato via
quest'anno, per evitare le lacrime,
lo darò a qualcuno speciale
Lo scorso Natale ti ho dato il mio cuore
ma proprio il giorno successivo l'hai buttato via
quest'anno, per evitare le lacrime,
lo darò a qualcuno speciale
ferito già una volta e doppiamente intimidito
mi tengo a distanza ma continui ad attirare la mia attenzione
dimmi, mi riconosci?
sì, è passato un anno, non mi sorprende
(Buon Natale!)
... l'avevo incartato e spedito
con una sola nota "ti amo", ed era vero
ora so che stupido sono stato
ma se tu mi baciassi
in questo momento io saprei che mi inganneresti ancora
Lo scorso Natale ti ho dato il mio cuore
ma proprio il giorno successivo l'hai buttato via
quest'anno, per evitare le lacrime,
lo darò a qualcuno speciale
Una stanza affollata, amici dagli occhi stanchi
mio Dio, pensavo che fossi qualcuno in cui poter riporre la mia fiducia
Io? io speravo di essere una spalla su cui piangere
un volto di un amante con il fuoco vivo nel proprio cuore
un uomo indifeso ma tu mi hai scansato
ora ho trovato un vero amore e tu non mi ingannerai più
martedì 23 dicembre 2008
Lo spot di Natale della Coca-Cola
Ma "lo spot" natalizio della Coca-Cola resterà unico e inimitabile, quello dei ragazzi con le candeline che si dispongono su una collinetta a disegnare un immenso albero di Natale. Andò in onda dal 1983 al 1991 ed era l'adattamento di una pubblicità americana di metà anni Settanta - si nota tra l'altro guardandolo che le parole del testo non sono quelle cantate dagli attori. La versione originale aveva come colonna sonora "I'd like to buy the world a Coke", basato sulla canzone dei New Seekers "I'd like to teach the world to sing". La curiosità è che lo spot americano venne girato in Italia.
Vorrei cantare insieme a voi
in magica armonia
Auguri, Coca-Cola
e poi un coro in compagnia...
Vorrei cantare insieme a voi
in magica armonia
Auguri, Coca-Cola
e poi un coro in compagnia...
Bastava che passasse in tivù per sentire la magia del Natale, per provare un'emozione.
lunedì 22 dicembre 2008
Telegatti 1989
Personaggio femminile dell'anno: Marisa Laurito
Personaggio maschile dell'anno: Marco Columbro
Personaggio rivelazione dell'anno: Piero Chiambretti
Trasmissione dell'anno: Biberon, Rai Uno
Miglior film TV italiano: La Piovra 4, Rai Uno
Miglior sceneggiato italiano: La romana, Canale 5
Miglior telefilm italiano: Big Man, Canale 5
Miglior telefilm straniero: Dynasty, Canale 5
Miglior trasmissione di giochi TV: Tra moglie e marito, Canale 5
Miglior spot: Associazione Nazionale Lega Handicappati
Miglior trasmissione di intrattenimento con ospiti: Maurizio Costanzo Show, Canale 5
Miglior quiz TV: Telemike, Canale 5
Miglior trasmissione di varietà: Odiens, Canale 5
Miglior trasmissione di scienza e cultura: Alla ricerca dell'arca, Rai Tre
Miglior sigla televisiva: MegaSalviShow, Italia 1
Miglior spettacolo musicale: International D.O.C. club, Rai Uno
Miglior trasmissione sportiva: La Domenica Sportiva, Rai Uno
Miglior trasmissione per ragazzi: Big, Rai Uno
Premio speciale servizi giornalistici: Linea diretta, Rai Uno
Premio TV francese: Joan Lisciard
Premio TV inglese: Suscè
Premio TV tedesca: Gudrun Landgrebe
Premio TV locali: Telelombardia
domenica 21 dicembre 2008
Francobolli di Natale
1980
1982
1983
1988
sabato 20 dicembre 2008
Noi degli Anni '80
Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era
il più figo.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e
poi la bella della bella..
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che giocavamo a 'Merda' con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!
Noi che 'Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe piu forte di Holly e Mark Lenders...'
Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria', 'Candy Candy' e 'Giorgie'anche se mettevano tristezza.
Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasmaformaggino o un francese, un tedesco e un italiano.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri figo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che il 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.
Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda.
Noi che all'oratorio le caramelle costavano 50 lire
Noi che si suonava la pianola Bontempi.
Noi che la Ferrari era Alboreto, la Mc Laren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini!
Noi che la merenda era la girella e il Billy all'arancia
Noi che le macchine avevano la targa nera..i numeri bianchi..e la sigla della provincia in arancione!
Noi che guardavamo allucinati il futuro nel Drive In con i paninari
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars
Noi che giocavamo col Super Tele perchè il Tango costava ancora 5 mila lire e.. 'stai sicuro che questo non vola...'
Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire.
Noi che avere un genitore divorziato era impossibile .
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine e sui muri.
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu, nero, argento e verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino.
Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty ed eri un figo della Madonna!
NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON IMMAGINANO NEMMENO COSA SI SONO PERSI!
QUESTA È LA NOSTRA STORIA...
venerdì 19 dicembre 2008
Walk like an Egyptian
"Tutti quegli antichi dipinti nelle tombe, fanno la danza della sabbia, non lo sai?" inizia così il brano, che gioca sulla credenza popolare che gli Egizi camminassero di profilo.
Era destinato a Toni Basil, che vi rinunciò, lasciando via libera alle Bangles: il loro produttore David Kahne ebbe la trovata di far cantare ognuna delle tre strofe a una diversa componente della band: Susanna Hoffs, Vicki Peterson e Michael Steele.
In classifica "Walk like an Egyptian" raggiunse il primo posto, mantenuto per quattro settimane, negli Stati Uniti e il terzo in Gran Bretagna. Le Bangles furono la prima band completamente femminile (intendendole anche come strumentiste) a raggiungere il numero 1 in America.
WALK LIKE AN EGYPTIAN
All the old paintings on the tombs
They do the sand dance don't you know
If they move too quick (oh whey oh)
They're falling down like a domino
All the bazaar men by the Nile
They got the money on a bet
Gold crocodiles (oh whey oh)
They snap their teeth on your cigarette
Foreign types with the hookah pipes say
Ay oh whey oh, oy oh whey oh
Walk like an Egyptian
The blonde waitresses take their trays
They spin around and they cross the floor
They've got the moves (oh whey oh)
You drop your drink then they bring you more
All the school kids so sick of books
They like the punk and the metal band
When the buzzer rings (ah whey oh)
They're walking like an Egyptian
All the kids in the marketplace say
Ay oh whey oh, ay oh whey oh
Walk like an Egyptian
Slide your feet up the street bend your back
Shift your arm then you pull it back
Life is hard you know (oh whey oh)
So strike a pose on o Cadillac
If you want to find all the cops
They're hanging out in the donut shop
They sing and dance (oh whey oh)
Spin the clubs cruise down the block
All the Japanese with their yen
The party boys call the Kremlin
And the Chinese know (oh whey ah)
They walk the line like Egyptian
All the cops in the donut shop say
Ay oh whey oh, ay oh whey oh
Walk like an Egyptian
Walk like an Egyptian
giovedì 18 dicembre 2008
Classe di ferro
La serie, su soggetto di Benvenuti e De Bernardi, constava di 24 episodi da 60 minuti suddivisi in due stagioni. La prima aveva come sigla "Asso" di Jovanotti, anch'egli militare in quel periodo. La seconda "Helela" di Adriano Pappalardo, entrato nel cast come sergente.
Il regista era Bruno Corbucci, tra gli interpreti si fecero le ossa molti attori poi apparsi nelle fiction degli Anni Novanta e Duemila: Giampiero Ingrassia, interprete anche a teatro del musical "Grease", era il siciliano Scibetta; Massimo Reale, poi visto in "Orgoglio" il nobile fiorentino Montini; Paolo Sassanelli, che sarà in "Medico in famiglia", interpretava il pugliese innamorato Serra; Rocco Papaleo, attore istrionico per Pieraccioni, era il lucano Melloni; Luca venantini, poi protagonista della "Squadra", l'italo-americano Reginald Di Tosto; Pierluigi Cuomo di "Linda e il brigadiere" dava vita alla figura del tenente Ulderico Dell'Anno; Guido Venitucci era l'intellettuale del gruppo, il tudertino Bertolazzi
Vi erano poi attori di contorno e di un certo spessore: Aldo Ralli e Elio Zamuto erano rispettivamente il Capitano Cavicchi e il Colonnello Calcaterra. Maurizio Mattioli, poi al Bagaglino, incarnava il cappellano don Felice Castelli; Adriano Pappalardo interpretava nella seconda serie il Sergente Scherone.
La morale alla fine è quella della vita reale: la naja era forse un anno buttato via, ma risultava essere un'impagabile fonte di amicizia.
SIGLA 1988 ("Asso" di Jovanotti)
SIGLA 1989 ("Helela" di Adriano Pappalardo)
mercoledì 17 dicembre 2008
Sinclair ZX80
Lo ZX80 era disponibile anche in kit di montaggio ed era un prodotto divertente e utile ma anche molto piatto, almeno per gli standard successivi: non aveva interfaccia per suono e colore e il BASIC di programmazione usava esclusivamente numeri, la tastiera era leggera e difficile da usare. Inoltre i programmi giravano in modo lento. Non aveva chip video: era la CPU a 3,25 MHz (prodotta dala NEC) a svolgere tutte le funzioni. Lo schermo conteneva 22 x 32 righe di testo, la RAM era di 1K, estensibile a 64K. Tra gli accessori la stampante termica e il registratore di dati a cassette.
Ne vennero venduti 70.000 esemplari prima di essere superati l'anno dopo dal nuovo ZX81, che costava addirittura la metà.
martedì 16 dicembre 2008
L'ispettore Derrick
Il telefilm, girato e trasmesso in Germania dal 1973 dopo un pilot del 1969, approdò in Italia nel 1979 e ne vennero mandati in onda solo nove episodi di prova in prima serata, stroncati dalla critica, che si rivelò come molte volte miope e vittima di pregiudizi. Ma il pubblico non era d'accordo: gli ascolti della serie furono altissimi e le repliche continuano ad essere trasmesse ancora oggi, a dieci anni dalla chiusura del telefilm, uno dei più longevi, essendo durato 25 anni per la bellezza di 281 episodi.
"L'ispettore Derrick" fu trasmesso per tutti gli Anni '80 nell'ora preserale su Raidue, riconoscibilissimo sin dalla sigla, un pezzo appositamente composto da "Les Humphries".Non aveva il ritmo dei grandi telefilm americani, da"Starsky e Hutch" a "Miami Vice", ma si lasciava guardare e appassionava. Horst Tappert, come detto, era l'ispettore Stephan Derrick, Fritz Wepper era il suo fido braccio destro, l'ispettore Harry Klein: gli è stato accanto dalla prima all'ultima puntata! Lo sceneggiatore era Herbert Reinecker, che scriverà poi anche per "Il commissario Rex": molti episodi avevano riferimenti letterari che davano talora l'impressione di essere davanti ad una pièce teatrale.
dall'episodio "Una notte di ottobre"
lunedì 15 dicembre 2008
Telegatti 1988
Personaggio femminile dell'anno: Loretta Goggi
Personaggio maschile dell'anno: Renzo Arbore
Personaggio rivelazione dell'anno: Giuliano Ferrara
Trasmissione dell'anno: Indietro tutta, Rai Due
Trasmissione rivelazione dell'anno: Tra moglie e marito, Canale 5
Miglior film TV italiano: Un bambino di nome Gesù, Canale 5
Miglior film TV straniero: La divisa strappata, Canale 5
Miglior sceneggiato italiano: Il segreto del Sahara, Rai Due
Miglior sceneggiato straniero: Mamma Lucia, Canale 5
Miglior telefilm italiano: I ragazzi della 3ª C, Italia 1
Miglior telefilm straniero: Dynasty, Canale 5
Miglior spot: Campagna WWF
Miglior trasmissione di intrattenimento con ospiti: Maurizio Costanzo Show, Canale 5
Miglior quiz TV: Telemike, Canale 5
Miglior trasmissione di varietà: Domenica In, Rai Uno
Miglior trasmissione di scienza e cultura: Il mondo di Quark, Rai Uno
Miglior soap opera: Sentieri, Canale 5
Miglior trasmissione musicale: 38° Festival di Sanremo, Rai Uno
Miglior trasmissione sportiva: La Domenica Sportiva, Rai Uno
Miglior trasmissione per ragazzi: Bim Bum Bam, Italia 1
Premio TV francese: Jobert Marlene
Premio TV inglese: Malik Art
Premio TV spagnola: Victoria Abril
Premio TV tedesca: Klaus Wenneman
domenica 14 dicembre 2008
C'era una volta in America
Nel 1984 il regista Sergio Leone conclude la trilogia iniziata nel 1968 con il western-spaghetti "C'era una volta il West", film manifesto che raccontava la sparizione del classico mondo della Frontiera americana e stigmatizzava i clichés del genere, e proseguita con "Giù la testa" (conosciuto fuori dall'Italia con il titolo "C'era una volta la rivoluzione"), del 1971, che poneva di fronte due tipi diversi di avventurieri sullo sfondo della rivoluzione messicana.
Con "C'era una volta in America" Leone sposta ancora più avanti le lancette del tempo, rappresentando gli Anni Trenta e l'evoluzione di un gruppo di ragazzi nel quartiere ebraico di New York, la loro trasformazione in gangsters durante il Proibizionismo. Il film, interpretato da Robert De Niro e James Woods, fu disconosciuto dal regista quando la sua durata fu ridotta da 4 ore e 37 minuti a sole 2 ore e 19 minuti.
Anche questa pellicola, come le altre due della trilogia, si avvale delle musiche di un ispiratissimo Ennio Morricone: contiene il celebre "Tema di Deborah" e "La canzone di Cockeye".
sabato 13 dicembre 2008
Polonia 1981
La Chiesa cattolica, che era portavoce non solo della fede ma anche di fermi principi morali e delle tradizioni nazionali ebbe un'influenza particolare sull'atteggiamento dei polacchi. L'elezione a papa del cardinale Karol Wojtyla (ottobre 1978) e il suo viaggio pontificio in Polonia nel giugno 1979, segnano una grande svolta nella storia contemporanea della Polonia. La società polacca ritrovò la sua unità, forza e senso della dignità. Nell’estate del 1980 la Polonia fu travagliata da una ondata di scioperi. Lech Walesa si trovò a capo del comitato di sciopero dei Cantieri Navali di Danzica. Gli intellettuali polacchi si impegnarono nella protesta nella veste di consiglieri. Le autorità furono costrette a dare il loro consenso alla creazione di sindacati liberi, così, nel corso di due mesi, sorse l'enorme "Solidarnosc" con 10 milioni di membri.
venerdì 12 dicembre 2008
Tarzan Boy
Uscito nell’aprile del 1985, “Tarzan Boy” si installò al primo posto delle classifiche canadesi, olandesi e francesi, al secondo in Austria e Irlanda, al terzo in Germania e Regno Unito, al quinto in Italia e al tredicesimo negli Stati Uniti.
Il brano fu inserito nel 1993 nella colonna sonora di “Tartarughe Ninja III”. Il frontman Jimmy McShane morì due anni dopo, stroncato dall’AIDS.
TARZAN BOY
Ohohohohohohohohohohohohoh…
Ohohohohohohohohohohohohoh…
Ohohohohohohohohohohohohoh…
Ohohohohohohohohohohohohoh…
Jungle life
I’m far away from nowhere
On my own like Tarzan boy
Hide and seek
I play along while rushing cross the forest
Monkey business on a sunny afternoon
Jungle life
I’m living in the open
Native beat that carries on
Burning bright
A fire the blows the signal to the sky
I sit and wonder does the message get to you
Ohohohohohohohohohohohohoh…
Night to night
Gimme the other, gimme the other chance tonight
Gimme the other, gimme the other
Night to night
Gimme the other, gimme the other world
Ohohohohohohohohohohohohoh...
Ohohohohohohohohohohohohoh…
Ohohohohohohohohohohohohoh…
Ohohohohohohohohohohohohoh…
Jungle life
You’re far away from nothing
I’ts all right
You won’t miss home
Take a chance, leave everything behind you
Come and join me, won’t be sorry
It’s easy to survive
Jungle life
We’re living in the open
All alone like Tarzan boy
Hide and seek
We play along while rushing cross the forest
Monkey business on a sunny afternoon
Night to night
Gimme the other, gimme the other
Chance tonight oh yeah
Night to night
Gimme the other, gimme the other
Night to night, you won’t play
Night to night
Gimme the other, gimme the other
Chance tonight, oh yeah
Night to night, night to night
Gimme the other, gimme the other world
Ohohohohohohohohohohohohoh…
giovedì 11 dicembre 2008
Manic Monday
"Manic Monday" si installò nelle classifiche inglesi e americane fino a raggiungere il secondo posto senza superare - ironia della sorte - "Kiss" di Prince, stabilmente al numero 1. Fu inserita come primo brano nell'album "Different light".
Il testo parla del risveglio da un sogno romantico alle sei di mattino di un lunedì! Naturale desiderare che invece fosse ancora domenica...
MANIC MONDAY
Six o'clock already
I was just in the middle of a dream
I was kissin' Valentino
By a crystal blue Italian stream
But I can't be late
'Cause then I guess I just won't get paid
These are the days
When you wish your bed was already made
It's just another manic Monday
I wish it was Sunday
'Cause that's my funday
My I don't have to runday
It's just another manic Monday
Have to catch an early train
Got to be to work by nine
And if I had an air-o-plane
I still couldn't make it on time
'Cause it takes me so long
Just to figure out what I'm gonna wear
Blame it on the train
But the boss is already there
All of the nights
Why did my lover have to pick last night
To get down
Doesn't it matter
That I have to feed the both of us
Employment's down
He tells me in his bedroom voice
C'mon honey, let's go make some noise
Time it goes so fast
When you're having fun
mercoledì 10 dicembre 2008
Venti parole
IL DIZIONARIO DEGLI ANNI OTTANTA
di Luigi Mascheroni
Venti parole per un decennio, ovvero: perché gli anni Ottanta furono la decade migliore del Novecento. Rivalutazione, a priori, di un’epoca - fortunatamente irripetibile - in cui tutto andava bene.
Abbronzatura Eleganti, belli e lampadati, gli anni Ottanta sono stati i vent’anni del Novecento, la gioventù breve del secolo lungo. Immaturi e splendidi.
Amaro Ramazzotti Che poi, la «Milano da bere» non era uno spot, ma un modo di centellinare i piaceri dell’esistenza.
Aspettative Negli anni Ottanta si toccò l’apice delle aspettative accumulate dal dopoguerra in poi, perché siamo stati l’ultima generazione del ’900 a essere più ricca della precedente e perché per l’ultima volta si è creduto che andando avanti il mondo sarebbe diventato migliore. Anche se presto capimmo che le rivoluzioni ci cambiano solo in peggio.
Blade Runner L’equivalente cinematografico delle Les demoiselles d’Avignon di Picasso. Rivoluzionario.
Cubo di Rubik La metafora del decennio. Come rimettere in ordine il caos che la nostra generazione si era trovata fra le mani come «regalo» dalla precedente. In media, ci abbiamo messo 35 secondi.
«Drive In» Anche, ma non solo. Ci furono pure la nascita del virtuale, la tv 24 ore su 24, l’amore al tempo delle discoteche, l’eterno presente della tecnologia, la rivoluzione dell’home computer, videogiochi a 16 bit, la leggerezza calviniana che si sostituisce al pessimismo storico dialettico. Fade To Grey dei Visage e Zoff, Gentile, Cabrini...
Duran Duran Sposerò Simon le Bon non era una speranza, ma un imperativo. Volevamo, e abbiamo avuto, tutto e subito. Non avevamo né ideali né certezze, ma se ci fossero serviti sapevamo dove comprarli.
Edonismo reaganiano Un sogno di civiltà, anche per il peggior antiamericanista.
Icone La canzone A Berlino va... bene di Garbo; le penne panna e salmone; le Burlington; il gel Tenax; gli A-ha; Miami Vice; la concorrenza; Pier Vittorio Tondelli; il buon senso; l’evasione fiscale.
Idee Molte, al posto di un’unica ideologia. Periodo di corto circuito delle idee altamente creativo, in dieci anni si è pensato tutto ciò che sarebbe stato elaborato nei venti successivi, a partire da una nuova concezione del moderno, che arrivando ovviamente dopo di noi non poteva che essere «post». Post-moderno, appunto. Qualsiasi cosa il termine voglia dire.
Indimenticabili Le avventure di Lupin III, la grande nevicata del gennaio ’85, Le mille luci di New York di McInerney, la new wave italiana, il Nephenta, il Live Aid del 13 luglio 1985, la Transavanguardia, Michail Gorbaciov che annuncia il nuovo corso della perestrojka, Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio con le musiche di Philip Glass, il grunge. E soprattutto Craxi che dice no agli americani a Sigonella.
Marca Generazione a cui piaceva ostentare le etichette, ne appiccicammo una gigante con scritto «Vaffanculo» al fascismo, al comunismo, al femminismo, al capitalismo, al liberalismo, all’ecologismo e pure al pacifismo, noi che abbiamo sempre preferito gli Alphaville ai Beatles. I Want To Be Forever Young.
Moda L’importante, allora, non erano le mode, ma la moda.
Modernizzazione Non solo un televisore a testa in famiglia, ma anche un canale televisivo per ciascuno; e poi il videoregistratore per dare una forma a una memoria frammentata, un bancomat per pagare senza soldi, le lampade Uva per essere abbronzati a pezzi e ricchi integrali, le segreterie telefoniche per essere sempre presenti, la pillola trifasica per farlo sempre e comunque...
Paninari E per farla finita con le Timberland e il Moncler, va accettato il fatto che il paninarismo fu l’ultimo afflato comunitario giovanile - quando ancora i ragazzi si univano in compagnie - prima della disgregazione individualistica degli anni Novanta e della solitudine di massa dei Duemila. Wild Boys.
Plastica Dicono il disimpegno, il riflusso, la leggerezza... Semmai la moderazione, la stabilità, la concretezza. La formula perfetta, non a caso, della Democrazia cristiana.
Riflusso Semmai rivoluzione: gli anni Ottanta furono il decennio in cui si spazzarono via, indossando un bel paio di guanti da muratore di El Charro, le macerie culturali del Novecento.
Rucola Ma perché si metteva dappertutto?
Stile Federico Zeri e Roberto D’Agostino quando scrissero un libro insieme, per di più intitolato Sbucciando piselli, avevano molto stile. Purtroppo uno è morto, l’altro ha fatto Dagospia.
Videomusic Rizomatici, elettronici, anapologetici, gli anni Ottanta sono sintonizzati su Videomusic con il videoclip dei Buggles Video Killed the Radio Stars, il gesto creativo più libertario di un’epoca anarchica. Alla faccia dell’Age of Plastic.
da "Il Giornale", sabato 6 dicembre 2008
martedì 9 dicembre 2008
Telegatti 1987
Presentati da Mike Bongiorno, Carol Alt e Renée Simonsen al Teatro Ventaglio Nazionale di Milano il 5 maggio 1987
Personaggio femminile dell'anno : Enrica Bonaccorti
Personaggio maschile dell'anno: Pippo Baudo
Miglior film TV italiano: Voglia di vincere, Rai Uno
Miglior film TV straniero: Nord e Sud, Canale 5
Miglior telefilm italiano: I ragazzi della 3ª C, Italia 1
Miglior telefilm straniero: Dallas, Canale 5
Miglior sceneggiato: Mino, Rai Uno
Miglior spot televisivo: Yomo
Miglior quiz TV: Pentathlon, Canale 5
Miglior trasmissione di varietà: Drive In, Italia 1
Miglior talk show: Domenica In, Rai Uno
Miglior trasmissione di scienza e cultura: Il mondo di Quark, Rai Uno
Miglior trasmissione di giornalismo: Il caso, Rai Uno
Miglior spettacolo musicale: 37° Festival di Sanremo, Rai Uno
Miglior trasmissione sportiva: La Domenica Sportiva, Rai Uno
Miglior trasmissione per ragazzi: Bim Bum Bam, Canale 5
Premio TV americana: Maxwell Caulfield
Premio TV francese: Michel Drucker
Premio TV inglese: Julia Smith
Premio TV spagnola: Jose Luis Moreno
Premio TV tedesca: Horst Tappert e Hanna Schygulla
lunedì 8 dicembre 2008
Mark David Chapman
Il nome con cui aveva firmato il suo licenziamento due mesi prima era proprio quello dell'ex Beatle.
domenica 7 dicembre 2008
I Puffi
LA CANZONE DEI PUFFI
Chi siano non lo so
gli strani ometti blu
sono alti suppergiù
due mele e poco più
Noi Puffi siam così
noi siamo tutti blu
puffiamo suppergiù
due mele e poco più
Vivono via da qui
nell'incantata città
riparata dalla terra
dal deserto e dai monti
e dal mar
Son case buffe sai
i funghi lì laggiù
nel bosco le vedrai
vicino al fiume blu
Puffiamo noi laggiù
i funghi buffi assai
puffarli tu potrai
vicino al fiume blu
Hanno un ponte che poi
attraversano per
ricercar nella foresta
quel che più gli serve
e più gli va
E via dalla città
amici hanno già
e senza esitar
li vanno a trovar
Ma hanno anche dei nemici
Gargamella il mago
e il suo gatto Birba
"Maledetti Puffi vi avrò
e vi ridurrò in purè!" [voce di Gargamella]
Ma i Puffi hanno già
trecento volte e più
scacciato questi qui
lontan dalla città
Il Grande Puffo però
trasformare saprà
un puffo assai cattivo
in un puffo che puffa
a bontà
Noi Puffi siam così
noi siamo tutti blu
puffiamo suppergiù
due mele e poco più
lalallallalalà
lalallallalalà
lalallallalalà
lalallallalalà....
sabato 6 dicembre 2008
Vado a vivere da solo
venerdì 5 dicembre 2008
Amaro Averna 1987
"Nell'aria, stasera si respira più amore e la vita è più vita tutti insieme così. Amaro Averna scalda il cuore col gusto pieno della vita" canta Mario Guarnera nella colonna sonora.
giovedì 4 dicembre 2008
Luna
Come spesso accade, il successo è inspiegabile, immotivato: capita, e basta. Tutte le radio mandano il pezzo, dalle televisioni fioccano gli inviti: Togni è a Popcorn e Discoring, ma non si monta la testa, mette a frutto il favore del pubblico e non sarà una meteora, anzi negli anni a venire sfornerà altre canzoni meravigliose, da "Semplice" a "Attimi", da "Vivi" a "Giulia"...
GIANNI TOGNI A "POPCORN" (1980)
LUNA
(G. Morra - G Togni)
E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
passo le notti a camminare dentro a un metrò
sembro uscito da un romanzo giallo,
ma cambierò, si cambierò.
Gettano arance da un balcone, così non va
tiro due calci ad un pallone, e poi chissà
non sono ancora diventato matto,
qualcosa farò, ma adesso no
Luna.
Luna non mostri solamente la tua parte migliore
stai benissimo da sola, sai cos'è l'amore
e credi solo nelle stelle,
mangi troppe caramelle,
Luna.
Luna ti ho visto dappertutto anche in fondo al mare
ma io lo so che dopo un po' ti stanchi di girare
restiamo insieme questa notte,
mi hai detto no per troppe volte
Luna.
E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
se sono triste mi travesto come Pierrot
poi salgo sopra i tetti e grido al vento
guarda che anch'io ho fatto a pugni con Dio.
Ho mille libri sotto al letto, non leggo più
ho mille sogni in un cassetto, non lo apro più
parlo da solo e mi confondo e penso
che in fondo si, sto bene così,
Luna.
Luna tu parli solamente a chi è innamorato
chissà quante canzoni ti hanno già dedicato
ma io non sono come gli altri
per te ho progetti più importanti, Luna.
Luna non essere arrabbiata, dai non fare la scema
il mondo è piccolo se è visto da un'altalena
sei troppo bella per sbagliare,
solo tu mi puoi capire, Luna.
E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
a mezzanotte puoi trovarmi vicino a un juke-box
poi sopra i muri scrivo in latino
evviva le donne, evviva il buon vino.
Son pieno di contraddizioni, che male c'è
adoro le complicazioni, fanno per me
non metterò la testa a posto mai
e a maggio vedrai che mi sposerai,
Luna.
Luna non dirmi che a quest'ora tu già devi scappare
in fondo è presto l'alba ancora si deve svegliare
bussiamo insieme ad ogni porta
se sembra sciocco cosa importa, Luna.
Luna che cosa vuoi che dica non so recitare
ti posso offrire solo un fiore poi portarti a ballare
vedrai saremo un po' felici,
e forse molto più che amici, Luna.
mercoledì 3 dicembre 2008
Innamorarsi
martedì 2 dicembre 2008
Danko
È la trama di "Danko", film del 1988, di Walter Hill, autore dei "Guerrieri della notte" nel 1979. La pellicola, in originale "Red Heat", venne girata a Chicago e agli studi della Mafilm, dove venne ricostruita la Mosca della prima parte. Fu uno dei più grandi successi dell'anno, incassando più di 40 milioni di dollari solo negli Stati Uniti. Si usciva dalla "guerra fredda" attraverso la perestrojka di Gorbaciov e la collaborazione tra i due paesi ora diveniva possibile: anche questa curiosità del futuro favorì il buon esito del film.
Celebri gli interpreti: Danko è l'odierno governatore della California, Arnold Schwarzenegger, che per recitare al meglio seguì anche un corso di russo; Ridzik è Jim Belushi, molto a suo agio nelle parti di poliziotto.
lunedì 1 dicembre 2008
Telegatti 1986
Personaggio maschile dell'anno: Pippo Baudo
Miglior film TV italiano: La Piovra 2, Rai Uno
Miglior film TV straniero: V-Visitors, Canale 5
Miglior telefilm straniero: Dallas, Canale 5
Miglior trasmissione di gioco: Pronto...chi gioca?, Rai Uno
Miglior spot: Pasta Barilla
Miglior quiz TV: Pentathlon, Canale 5
Miglior trasmissione di varietà: Drive In, Italia 1
Miglior trasmissione di scienza e cultura: Quark, Rai Uno
Miglior trasmissione di giornalismo: Spot, Rai Uno
Miglior trasmissione musicale: 36° Festival di Sanremo, Rai Uno
Miglior trasmissione sportiva: La Domenica Sportiva, Rai Uno
Miglior trasmissione per ragazzi: Bim Bum Bam, Italia 1
Premio TV americana: Joan Collins per "Dynasty"
Premio TV francese: Stephane Collaro
Premio TV inglese: BBC News
Premio TV spagnola: Fernando Rey
Premio TV tedesca: Horst Tappert per "La clinica nella foresta nera"
domenica 30 novembre 2008
I Canton
Il brano in gara, sul lato A, "Sonnambulismo", con un ritmo tipicamente pop dance 80 e un testo giocato sulle rime sincopate. Sul lato B "Piccole maschere". C'è anche un mix che, oltre alle due canzoni, ha la versione inglese del pezzo portante, "Sleepwalking".
Il gruppo era composto da tre ragazzi di Riva del Garda: Marci Semeraro, Francesco Marchetti e Stefano Valdo. Autore di testi e delle musiche - con Luigi Schiavone - e produttore era un emergente Enrico Ruggeri, che tra l'altro inciderà "Sonnambulismo" nel 1999 inserendolo nella raccolta di pezzi scritti per altri "L'Isola dei Tesori"
Nel 1985 i Canton si buttano sul mercato internazionale: cantano in inglese "Please don't stay", entrando nelle classifiche europee, e l'anno successivo "Stay with me".
I CANTON A SANREMO - 1984
SONNAMBULISMO
(Ruggeri-Schiavone)
Buonanotte a tutti voi,
non vi disturberò.
I giornali consumati
sparsi sul comò.
Nei vostri sogni complicati
siete immersi già;
tra poco il suono della sveglia
vi sorprenderà.
Le lenzuola accolgono
già tutti tranne me.
Che rumore insolito
i miei passi sul pavè.
Le strade che si allargano,
c'è un gatto sulla via;
lui cerca amore e cibo
e io coltivo una mania.
Sonnambulismo è una parola
che vi meraviglierà;
ma quante cose questa notte strana
mi rivelerà.
Sonnambulismo è il desiderio
di sfuggire ad un cliché;
sereno, allegro, malinconico
cammino senza te.
Guardo sorridendo
le vetrine e le reclames
e percorro zigzagando
le corsie dei tram;
mi metto a indovinare
il sole dove sorgerà.
C'è tanto tempo per pensare;
quanta libertà.
Sonnambulismo per sfuggire
alla cattiva compagnia;
equilibrismo tra le strade
sempre piene di follia.
Sonnambulismo e una finestra
che non si illuminerà.
Sonnambulismo ed un telefono
che non risponderà.
Sonnambulismo è una parola
che vi meraviglierà;
ma quante cose questa notte strana
mi rivelerà.
Sonnambulismo è il desiderio
di sfuggire ad un cliché;
sereno, allegro, malinconico
cammino senza te.
Sonnambulismo per sfuggire
alla cattiva compagnia;
equilibrismo tra le strade
sempre piene di follia.
Sonnambulismo e una finestra
che non si illuminerà.
Sonnambulismo ed un telefono
che non risponderà.
sabato 29 novembre 2008
La Peugeot 205
Il primo esemplare fu messo in vendita il 24 febbraio 1983 e andava a colmare il vuoto nel segmento delle vetture da città. L'antenata della 205 era in effetti la vecchia 104. Occorreva una ventata di gioventù per la casa francese e il progetto M24, avviato nel 1978, ci riuscì in pieno: il prototipo andò in strada nel 1981 e la produzione iniziò l'anno successivo.
La 205 fu apprezzata soprattutto dai giovani, per le sue forme morbide e arrotondate, dagli angoli finalmente smussati. Fantastica la versione con tetto apribile panoramico in vetro. Negli anni a venire sarebbero arrivate la versione diesel e quelle personalizzate: la Lacoste, la GTI, la Roland Garros. Con l'adozione della vettura nel Mondiale Rally, vinto per tre anni consecutivi dal 1985 al 1987 arrivò anche una versione Rally.
Il 9 dicembre 1985 venne prodotta nello stabilimento di Mulhouse la milionesima Peugeot 205. L'anno dopo apparve anche la versione cabrio. Solo nel 1999 la sua produzione si è arresa al trascorrere del tempo: oltre cinque milioni le vetture prodotte in sedici anni.
LO SPOT DEL 1989
venerdì 28 novembre 2008
Chi ha incastrato Roger Rabbit
Gli attori in carne ed ossa - Bob Hoskins nel ruolo del detective Eddie Valiant, Christopher Lloyd in quello del perfido giudice Doom, Stubby Kaye in quello di Marvin Acme - dovettero recitare davanti al nulla, riempito poi da personaggi a cartoni animati. La stessa Los Angeles degli Anni '40 fu ricostruita negli studi londinesi di Elstree.
Zemeckis, che aveva girato qualche anno prima anche "Ritorno al futuro" riuscì nell'impresa di far convivere realisticamente umani e cartoni. La storia prende avvio nel 1947 a Hollywood, dove le star dei cartoni convivono con gli umani nella vicina città di Cartunia. Per scagionare uno di questi, un coniglio geloso e divertente, dall'accusa di omicidio, lo scalcinato detective Valiant deve fare i conti con il suo passato e inoltrarsi nel colorato mondo di Cartunia, per debellarvi anche il terrore sparso dall'inquietante giudice Doom, che ha l'abitudine di sciogliere i personaggi a cartoni animati in un liquido, detto salamoia. Il lieto fine naturalmente è assicurato.
Nel film ci sono dei "cameo" di personaggi celebri dei cartoni, l'elefantino Dumbo, Betty Boop e Topolino, per esempio. C'è il taxi Benji, antropomorfico ma utile per gli spostamenti e c'è la presenza di una conturbante vamp animata, la moglie tutta curve di Roger, Jessica Rabbit, uno dei caratteri più riusciti, una cascata di capelli rossi ed un tubino scintillante e mozzafiato, chiaro riferimento alla Rita Hayworth di "Gilda". Sua è una celebre battuta: "Non sono cattiva, è che mi disegnano così".
giovedì 27 novembre 2008
Amadeus
mercoledì 26 novembre 2008
Gli Asia
L'album di debutto, "Asia", uscì nel marzo 1982 e, nonostante lo scetticismo dei critici, ottenne un buon successo di pubblico, restando per nove settimane in testa alla classifica americana, vendendo dieci milioni di copie nel mondo, delle quali oltre 4 milioni solo negli Stati Uniti. I singoli tratti dal 33 giri, "Heat of the moment" e "Only time will tell", raggiunsero la quarta e la diciassettesima posizione nell'hit parade americana. Il tour andò rapidamente esaurito e gli Asia ottennero la nomination al Grammy come miglior debutto e il premio di Billboard per il miglior album del 1982.
Il progressive era stato così traghettato negli Anni '80. Anche gli Yes e gli Emerson, Like & Palmer seguirono la strada tracciata dagli Asia, che l'anno successivo pubblicarono "Alpha", album più commerciale e forse paradossalmente proprio per questo di minor successo. "Don't cry", "Smile" e "Open your eyes" portarono comunque "Alpha" al sesto posto delle classifiche. Il tour vide la rottura con Welton, che a settembre 1983 lasciò la band. Lo sostituì Greg Lake, degli Emerson, Like & Palmer. Il 6 dicembre si tenne il memorabile concerto unico "Asia in Asia", al Nippon Budokan di Tokyo, trasmesso via satellite.
"Astra", il terzo disco, del 1985, non raccolse il successo dei primi due. Il tour venne addirittura cancellato per lo scarso interesse. Gli Asia erano finiti.
Nel 1987 Wetton, passato ai Phenomena, rifondò il gruppo attorno a Downes con Scott Gorham dei Thin Lizzy, Michael Sturgis degli A-ha. Vi furono solo torunée. Soltanto nel 1990 gli Asia tornarono in studio con Steve Lukather dei Toto. Uscì "Then & now". Nel 1991 arrivò John Payne e rivoluzionò la band, condotta fino al 2005.
HEAT OF THE MOMENT (1982)
ONLY TIME WILL TELL (1982)
martedì 25 novembre 2008
Olio Cuore 1984
Nel 1984 esce questa versione con un testimonial importante, l'attrice Mariangela Melato, che riceve a tavola una famigliola, i Blasi, per la "prova di Cuore". La donna spiega alla Melato perché Cuore è così leggero. E il marito deve saltare la staccionata.
La curiosità di questo spot è la bambina bionda dal "nome allegro", Ilary: è proprio lei, la Ilary Blasi delle "Iene", moglie del Pupone Francesco Totti.
lunedì 24 novembre 2008
Telegatti 1985
Trasmissioni dell'anno:
Pronto, Raffaella, Rai Uno
Zig Zag, Canale 5
Miglior film in TV: I predatori dell'arca perduta
Migliori film TV italiani :
Cristoforo Colombo, Rai Due
Cuore, Rai Due
Quei 36 gradini, Rai Due
Migliori film TV stranieri:
Quo Vadis?, Rete 4
V-Visitors, Canale 5
Miglior telefilm italiano: Orazio, Canale 5
Migliori telefilm stranieri:
Dallas, Canale 5
Dynasty, Canale 5
Hotel, Canale 5
Migliori trasmissioni di attualità e cultura:
Bit, Italia 1
Italia Sera, Italia 1
Nonsolomoda, Canale 5
Miglior commento televisivo: Miss Mondo, Canale 5
Migliori trasmissioni di giochi TV:
M'ama non m'ama, Rete 4
Ok, il prezzo è giusto!, Italia 1
Migliori trasmissioni di intrattenimento con ospiti:
Aboccaperta, Rai Due
Maurizio Costanzo Show, Canale 5
Miglior quiz TV:
Il pranzo è servito, Canale 5
Superflash, Canale 5
Migliori trasmissioni di varietà:
Ci pensiamo lunedì, Rai Due
Domenica In, Rai Uno
Drive In, Italia Uno
Fantastico 5, Rai Uno
Quo Vadiz?, Rete 4
Risatissima, Canale 5
Tasto Matto, Rai Uno
W le donne, Rete 4
Migliori trasmissioni di scienza e cultura:
Jonathan - dimensione avventura, Canale 5
Quark, Rai Uno
Miglior trasmissione di giornalismo.
30 anni della nostra storia, Rai Uno
Linea diretta, Rai Uno
Miglior soap opera: Anche i ricchi piangono, Rete A
Miglior telenovela: Samba d'amore, Rete 4
Migliori trasmissioni musicali:
Dee Jay Television, Italia 1
Festivalbar, Canale 5
35° Festival di Sanremo, Rai Uno
Migliori trasmissioni sportive:
Il Processo del Lunedì, Raitre
Record, Canale 5
Premio speciale servizi giornalistici: Giorgio Bocca