Il 7 febbraio 1980 chi era davanti alla televisione per seguire la XXX edizione del Festival di Sanremo, a parte l’irriverente conduzione di Roberto Benigni e Olimpia Carlisi, notò subito un gruppo e una canzone che spiccavano tra rimasugli degli Anni ‘60 come Bobby Solo, Peppino di Capri e Gianni Morandi e onesti artigiani della musica dei Settanta quali Stefano Rosso, Leano Morelli e La Bottega dell’Arte. Quell’anno vinse – e sarebbe stato l’unico successo in una serie di piazzamenti – Toto Cutugno davanti a Enzo Malepasso e Pupo.
Ma tutti avrebbero ricordato quei ragazzi vagamente punk vestiti con pantaloni neri, camicia bianca e cravatta nera, e soprattutto il cantante, con degli improbabili capelli corti visibilmente tinti di biondo e occhiali da sole con la montatura bianca. Il gruppo erano i “Decibel”, che presentavano “Contessa”, il cantante era Enrico Ruggeri.
I Decibel (formati da Enrico Ruggeri. Silvio Capeccia, Mino Riboni e Fulvio Muzio) avrebbero avuto vita breve, solo l’album omonimo, con l’hit “Vivo da re”, la cover di “Ho in mente te” e brevi canzoni d’intonazione punk. Il leader avrebbe invece sfondato presto, diventando un apprezzato cantautore e ora anche un ispirato conduttore televisivo…
CONTESSA (Ruggeri-Muzio)
Non puoi più pretendere di avere tutti quanti attorno a te
non puoi più trattare i tuoi amanti come fossero bignè.
Vuoi solo le cose che non hai
parli delle cose che non sai
cerchi di giocare ma non puoi
pensi solamente ai fatti tuoi.
Chi sei contessa
tu non sei più la stessa.
Vuoi che io rimanga nel tuo letto per poi sbattermi su e giù
non ti lamentare se domani non ti cercheremo più.
Ma vorrei soltanto averti qui
sei accattivante già così
ti difendi con il D.D.T.
fai pesare troppo quei tuoi sì.
Chi sei contessa
tu non sei più la stessa.
Pensi che ogni cosa di concreto sia da riferire a te
tu fai la misteriosa per nascondere un segreto che non c'è.
Nel tuo castello come va?
Vivi la tua vecchia nobiltà
non sai neanche tu la verità
vendi a caro prezzo la realtà.