sabato 26 settembre 2009

Cesare Casella

Il 18 gennaio 1988 un ragazzo di diciott’anni venne rapito a Pavia: Cesare Casella, figlio di un concessionario della Citroen, iniziava quel giorno una lunghissima prigionia che lo avrebbe portato a passare mesi nelle tane dell’Aspromonte.

Il 14 agosto la famiglia pagò un riscatto di un miliardo di lire ma l’anonima sequestri calabrese non rilasciò l’ostaggio, anzi lo trasferì e rilanciò con una richiesta prima di cinque miliardi, poi di due, poi ancora di uno. Naturalmente i Casella non erano in grado di sostenere un altro pagamento.

L’anno successivo, nel giugno del 1989, la madre di Cesare, Angela Montagna, batté le piazze e le chiese della Calabria per ottenere la liberazione del figlio: arrivò persino a incatenarsi e a dormire in tenda, per ricordare che Cesare era in quelle condizioni già da diciassette mesi; da lì ottenne il soprannome di  “Mamma Coraggio”. I sequestratori non furono commossi da questo gesto, ma lo presero piuttosto come un atto di sfida. Il governo invece decise di inviare più soldati nella Locride.

La liberazione del ragazzo avvenne il 30 gennaio del 1990, nelle campagne di Natile di Careri. Erano trascorsi 743 giorni dal rapimento. E “743 giorni lontano da casa” è il titolo del libro che Cesare Casella scrisse per raccontare quella sua drammatica esperienza.

venerdì 18 settembre 2009

Via Verdi

I Via Verdi erano un gruppo della scuderia di Cecchetto. La loro fortuna fu di essere scelti per la sigla del seguitissimo programma musicale “DeeJay Television” nel 1985. “Diamond” spalancò loro le porte della hit parade italiana, dove salirono in vetta nel febbraio del 1986, e delle apparizioni televisive. Dopo “Diamond” più nulla: solo due 45, “Sometimes” e “You and me” nel 1987.

IL VIDEO ORIGINALE

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L’ESIBIZIONE AD “AZZURRO” NEL 1986

giovedì 10 settembre 2009

martedì 1 settembre 2009

I treni di Tozeur

Alice e Franco Battiato furono designati per partecipare all’Eurofestival del 1984, in Lussemburgo. La manifestazione è sempre stata snobbata dall’Italia, vincitrice solo nel 1964 con Gigliola Cinquetti (“Non ho l’età”) e nel 1990 con Toto Cutugno (“Insieme: 1992”), tanto che non vi partecipa da oltre quindici anni. I paesi europei invece si fanno un vanto di parteciparvi e ancor di più di organizzarla, visto che ospita l’Eurofestival chi ha vinto l’anno prima. Ogni nazione presenta il suo alfiere ed è quindi una babele di lingue e di stili: lanciò gli svedesi ABBA, per esempio.

La prestazione di Alice e Battiato, che presentarono in gara “I treni di Tozeur”, scritta dal cantautore siciliano con Cosentino e Giusto Pio, andò oltre la solita dignitosa partecipazione: il brano giunse al quinto posto, alla pari con il Belgio, ma ottenne consensi incredibili dai giurati di Spagna e Finlandia. Quell’anno vinse la Svezia, con la canzone “Diggy-loo diggy-ley” degli Herrey’s.


I TRENI DI TOZEUR
(Cosentino-Battiato-Pio)

Da una casa lontana tua madre mi vede
si ricorda di me delle mie abitudini

E per un istante ritorna la voglia di vivere
a un'altra velocità

Passano ancora lenti i treni per Tozeur

Nelle chiese abbandonate si preparano rifugi
e nuove astronavi per viaggi interstellari
In una vecchia miniera distese di sale
e un ricordo di me come un incantesimo

E per un istante ritorna la voglia di vivere
a un'altra velocità

Passano ancora lenti i treni per Tozeur

Nei villaggi di frontiera guardano passare
i treni per Tozeur

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