domenica 30 novembre 2008

I Canton

Una meteora musicale degli Anni '80 furono i Canton: tre soli 45 giri, uno presentato al Festival di Sanremo del 1984.


Il brano in gara, sul lato A, "Sonnambulismo", con un ritmo tipicamente pop dance 80 e un testo giocato sulle rime sincopate. Sul lato B "Piccole maschere". C'è anche un mix che, oltre alle due canzoni, ha la versione inglese del pezzo portante, "Sleepwalking".

Il gruppo era composto da tre ragazzi di Riva del Garda: Marci Semeraro, Francesco Marchetti e Stefano Valdo. Autore di testi e delle musiche - con Luigi Schiavone - e produttore era un emergente Enrico Ruggeri, che tra l'altro inciderà "Sonnambulismo" nel 1999 inserendolo nella raccolta di pezzi scritti per altri "L'Isola dei Tesori"

Nel 1985 i Canton si buttano sul mercato internazionale: cantano in inglese "Please don't stay", entrando nelle classifiche europee, e l'anno successivo "Stay with me".


I CANTON A SANREMO - 1984



SONNAMBULISMO
(Ruggeri-Schiavone)

Buonanotte a tutti voi,
non vi disturberò.
I giornali consumati
sparsi sul comò.
Nei vostri sogni complicati
siete immersi già;
tra poco il suono della sveglia
vi sorprenderà.

Le lenzuola accolgono
già tutti tranne me.
Che rumore insolito
i miei passi sul pavè.
Le strade che si allargano,
c'è un gatto sulla via;
lui cerca amore e cibo
e io coltivo una mania.

Sonnambulismo è una parola
che vi meraviglierà;
ma quante cose questa notte strana
mi rivelerà.
Sonnambulismo è il desiderio
di sfuggire ad un cliché;
sereno, allegro, malinconico
cammino senza te.

Guardo sorridendo
le vetrine e le reclames
e percorro zigzagando
le corsie dei tram;
mi metto a indovinare
il sole dove sorgerà.
C'è tanto tempo per pensare;
quanta libertà.

Sonnambulismo per sfuggire
alla cattiva compagnia;
equilibrismo tra le strade
sempre piene di follia.
Sonnambulismo e una finestra
che non si illuminerà.
Sonnambulismo ed un telefono
che non risponderà.

Sonnambulismo è una parola
che vi meraviglierà;
ma quante cose questa notte strana
mi rivelerà.
Sonnambulismo è il desiderio
di sfuggire ad un cliché;
sereno, allegro, malinconico
cammino senza te.

Sonnambulismo per sfuggire
alla cattiva compagnia;
equilibrismo tra le strade
sempre piene di follia.
Sonnambulismo e una finestra
che non si illuminerà.
Sonnambulismo ed un telefono
che non risponderà.

sabato 29 novembre 2008

La Peugeot 205

L'auto forse più famosa del decennio è la Peugeot 205, che visse un incredibile successo sconfinato anche nei '90.


Il primo esemplare fu messo in vendita il 24 febbraio 1983 e andava a colmare il vuoto nel segmento delle vetture da città. L'antenata della 205 era in effetti la vecchia 104. Occorreva una ventata di gioventù per la casa francese e il progetto M24, avviato nel 1978, ci riuscì in pieno: il prototipo andò in strada nel 1981 e la produzione iniziò l'anno successivo.

La 205 fu apprezzata soprattutto dai giovani, per le sue forme morbide e arrotondate, dagli angoli finalmente smussati. Fantastica la versione con tetto apribile panoramico in vetro. Negli anni a venire sarebbero arrivate la versione diesel e quelle personalizzate: la Lacoste, la GTI, la Roland Garros. Con l'adozione della vettura nel Mondiale Rally, vinto per tre anni consecutivi dal 1985 al 1987 arrivò anche una versione Rally.

Il 9 dicembre 1985 venne prodotta nello stabilimento di Mulhouse la milionesima Peugeot 205. L'anno dopo apparve anche la versione cabrio. Solo nel 1999 la sua produzione si è arresa al trascorrere del tempo: oltre cinque milioni le vetture prodotte in sedici anni.

LO SPOT DEL 1989

venerdì 28 novembre 2008

Chi ha incastrato Roger Rabbit

Nel 1988 uscì un film che fece epoca per le sue tecniche d'avanguardia, "Chi ha incastrato Roger Rabbit". Per girarlo il regista Robert Zemeckis il produttore Steven Spielberg ed il team alla Touchstone Pictures e alla Industrial Light & Magic si avvalsero di più di mille effetti speciali visivi e di 57 minuti di sequenze con animazioni interattive. Il risultato è una perfetta fusione di animazioni e immagini dal vivo.

Gli attori in carne ed ossa - Bob Hoskins nel ruolo del detective Eddie Valiant, Christopher Lloyd in quello del perfido giudice Doom, Stubby Kaye in quello di Marvin Acme - dovettero recitare davanti al nulla, riempito poi da personaggi a cartoni animati. La stessa Los Angeles degli Anni '40 fu ricostruita negli studi londinesi di Elstree.


Zemeckis, che aveva girato qualche anno prima anche "Ritorno al futuro" riuscì nell'impresa di far convivere realisticamente umani e cartoni. La storia prende avvio nel 1947 a Hollywood, dove le star dei cartoni convivono con gli umani nella vicina città di Cartunia. Per scagionare uno di questi, un coniglio geloso e divertente, dall'accusa di omicidio, lo scalcinato detective Valiant deve fare i conti con il suo passato e inoltrarsi nel colorato mondo di Cartunia, per debellarvi anche il terrore sparso dall'inquietante giudice Doom, che ha l'abitudine di sciogliere i personaggi a cartoni animati in un liquido, detto salamoia. Il lieto fine naturalmente è assicurato.

Nel film ci sono dei "cameo" di personaggi celebri dei cartoni, l'elefantino Dumbo, Betty Boop e Topolino, per esempio. C'è il taxi Benji, antropomorfico ma utile per gli spostamenti e c'è la presenza di una conturbante vamp animata, la moglie tutta curve di Roger, Jessica Rabbit, uno dei caratteri più riusciti, una cascata di capelli rossi ed un tubino scintillante e mozzafiato, chiaro riferimento alla Rita Hayworth di "Gilda". Sua è una celebre battuta: "Non sono cattiva, è che mi disegnano così".

giovedì 27 novembre 2008

Amadeus

Milos Forman, regista ceco, dopo "Hair" del 1979, tornò al film musicale con una biografia di Mozart, adattata da Peter Shaffer sulla base della sua piece teatrale. "Amadeus" racconta la vita di Wolfgang Amadeus Mozart attraverso i ricordi del rivale Antonio Salieri : Forman fa rivivere con dovizia le composizioni del genio di Salisburgo, realizzando così un film intenso.

La regia riesce ad espandere quello che non poteva essere raccontato sul piccolo palcoscenico di un teatro. Salieri, magistralmente interpretato da F. Murray Abrahams, rivela l'ammirazione per un uomo cui ha tentato in tutti i modi di nuocere: proprio questo è il punto dolente rilevato dalla critica, in quanto la rivalità tra i due musicisti è troppo romanzata; inoltre la personalità di Mozart è messa in ridicolo mostrandolo come un adolescente osceno e sguaiato.



Otto Oscar per "Amadeus": miglior film, migliore sceneggiatura, migliori scene, migliori costumi, miglior trucco, miglior suono, miglior regista e miglior interprete maschile, non Tom Hulce (Mozart), ma F. Murray Abrahams (Salieri)!


mercoledì 26 novembre 2008

Gli Asia

Nel 1981 nacque un supergruppo, gli Asia: era formato da componenti di gloriose band di rock progressive, John Welton dei King Crimson, Steve Howe e Geoff Downes degli Yes, e da Carl Palmer, degli Emerson, Lake & Palmer. Il logo del gruppo fu disegnato da Roger Dean, autore di molte copertine degli Yes e degli Uriah Heep.


L'album di debutto, "Asia", uscì nel marzo 1982 e, nonostante lo scetticismo dei critici, ottenne un buon successo di pubblico, restando per nove settimane in testa alla classifica americana, vendendo dieci milioni di copie nel mondo, delle quali oltre 4 milioni solo negli Stati Uniti. I singoli tratti dal 33 giri, "Heat of the moment" e "Only time will tell", raggiunsero la quarta e la diciassettesima posizione nell'hit parade americana. Il tour andò rapidamente esaurito e gli Asia ottennero la nomination al Grammy come miglior debutto e il premio di Billboard per il miglior album del 1982.


Il progressive era stato così traghettato negli Anni '80. Anche gli Yes e gli Emerson, Like & Palmer seguirono la strada tracciata dagli Asia, che l'anno successivo pubblicarono "Alpha", album più commerciale e forse paradossalmente proprio per questo di minor successo. "Don't cry", "Smile" e "Open your eyes" portarono comunque "Alpha" al sesto posto delle classifiche. Il tour vide la rottura con Welton, che a settembre 1983 lasciò la band. Lo sostituì Greg Lake, degli Emerson, Like & Palmer. Il 6 dicembre si tenne il memorabile concerto unico "Asia in Asia", al Nippon Budokan di Tokyo, trasmesso via satellite.


"Astra", il terzo disco, del 1985, non raccolse il successo dei primi due. Il tour venne addirittura cancellato per lo scarso interesse. Gli Asia erano finiti.

Nel 1987 Wetton, passato ai Phenomena, rifondò il gruppo attorno a Downes con Scott Gorham dei Thin Lizzy, Michael Sturgis degli A-ha. Vi furono solo torunée. Soltanto nel 1990 gli Asia tornarono in studio con Steve Lukather dei Toto. Uscì "Then & now". Nel 1991 arrivò John Payne e rivoluzionò la band, condotta fino al 2005.



HEAT OF THE MOMENT (1982)



ONLY TIME WILL TELL (1982)

martedì 25 novembre 2008

Olio Cuore 1984

Olio Cuore ha sempre avuto la staccionata nelle sue pubblicità dai tempi in cui a saltarla era l'attore lecchese Nino Castelnuovo. La leggerezza per sentirsi in forma, e quindi essere agili... questo il messaggio del produttore.

Nel 1984 esce questa versione con un testimonial importante, l'attrice Mariangela Melato, che riceve a tavola una famigliola, i Blasi, per la "prova di Cuore". La donna spiega alla Melato perché Cuore è così leggero. E il marito deve saltare la staccionata.


La curiosità di questo spot è la bambina bionda dal "nome allegro", Ilary: è proprio lei, la Ilary Blasi delle "Iene", moglie del Pupone Francesco Totti.

lunedì 24 novembre 2008

Telegatti 1985

Edizione presentata da Mike Bongiorno, Fiorella Pierobon, Gabriella Golia e Cinzia Lenzi al Teatro Manzoni di Milano nel giugno 1985

Trasmissioni dell'anno:
Pronto, Raffaella, Rai Uno



Zig Zag, Canale 5

Miglior film in TV: I predatori dell'arca perduta

Migliori film TV italiani :
Cristoforo Colombo, Rai Due
Cuore, Rai Due
Quei 36 gradini, Rai Due

Migliori film TV stranieri:
Quo Vadis?, Rete 4
V-Visitors, Canale 5

Miglior telefilm italiano: Orazio, Canale 5

Migliori telefilm stranieri:
Dallas, Canale 5
Dynasty, Canale 5
Hotel, Canale 5

Migliori trasmissioni di attualità e cultura:
Bit, Italia 1
Italia Sera, Italia 1
Nonsolomoda, Canale 5

Miglior commento televisivo: Miss Mondo, Canale 5

Migliori trasmissioni di giochi TV:
M'ama non m'ama, Rete 4
Ok, il prezzo è giusto!, Italia 1

Migliori trasmissioni di intrattenimento con ospiti:
Aboccaperta, Rai Due
Maurizio Costanzo Show, Canale 5

Miglior quiz TV:
Il pranzo è servito, Canale 5
Superflash, Canale 5

Migliori trasmissioni di varietà:
Ci pensiamo lunedì, Rai Due
Domenica In, Rai Uno
Drive In, Italia Uno
Fantastico 5, Rai Uno



Quo Vadiz?, Rete 4
Risatissima, Canale 5
Tasto Matto, Rai Uno
W le donne, Rete 4

Migliori trasmissioni di scienza e cultura:
Jonathan - dimensione avventura, Canale 5
Quark, Rai Uno

Miglior trasmissione di giornalismo.
30 anni della nostra storia, Rai Uno
Linea diretta, Rai Uno

Miglior soap opera: Anche i ricchi piangono, Rete A

Miglior telenovela: Samba d'amore, Rete 4

Migliori trasmissioni musicali:
Dee Jay Television, Italia 1
Festivalbar, Canale 5
35° Festival di Sanremo, Rai Uno

Migliori trasmissioni sportive:
Il Processo del Lunedì, Raitre
Record, Canale 5

Premio speciale servizi giornalistici: Giorgio Bocca

domenica 23 novembre 2008

La colegiala

Nel 1983 una pubblicità del Nescafé lanciò in Europa una canzone latina, "La colegiala" del gruppo colombiano Rodolfo y su Tipica.


Il brano, scritto nel 1980 da Rodolfo Aicardi e dal peruviano Walter Leon, conobbe così popolarità anche in Europa e venne stampato il 45 giri per il mercato continentale. Sul retro c'era un brano simile, "a subienda" di Gabriel Romero.

Difficile dire se lo spot fu trainato dalla canzone o viceversa. I paesaggi attraversati dal treno erano quelli andini, mozzafiato, e la musica si sposava benissimo alle immagini.




LA COLEGIALA

Hoy te he visto con tus libros caminando
Y tu carita de coqueta
Colegiala de mi amor
Tu sonries
Sin pensar que al mirarte
Sólo porque estoy sufriendo
Colegiala de mi amor

(¡Esto es para ti, mamita!)

Hoy te he visto con tus libros caminando
Y tu carita de coqueta
Colegiala de mi amor
Tu sonries
Sin pensar que al mirarte
Sólo porque estoy sufriendo
Colegiala de mi amor

Colegiala, colegiala
Colegiala, linda colegiala
Colegiala, no seas tan coqueta
Colegiala al decirme que si (x 2)

Hoy te he visto con tus libros caminando
Y tu carita de coqueta
Colegiala de mi amor
Tu sonries
Sin pensar que al mirarte
Sólo porque estoy sufriendo
Colegiala de mi amor

Colegiala, colegiala
Colegiala, linda colegiala
Colegiala, no seas tan coqueta
Colegiala al decirme que si (x2)

sabato 22 novembre 2008

Italia '90

Embè, che cosa c'entra un avvenimento degli Anni '90 con un blog che reca il sottotitolo "Livin' in the Eighties", ovvero "Vivendo negli Anni '80"? C'entra, c'entra... Perché, se è vero che la manifestazione si è svolta nel 1990, tutta la preparazione si è svolta giocoforza nel decennio precedente.

La FIFA, infatti, assegnò all'Italia l'organizzazione dei Mondiali di calcio del 1990, preferendola all'Unione Sovietica. A distanza di 56 anni dal mondiale vinto da Pozzo e voluto fortemente da Mussolini e a 30 dall'Olimpiade di Roma, il nostro paese diventava nuovamente il centro del mondo per un mese.

Cominciò così a muoversi la macchina organizzativa: subito venne nominato il presidente del Comitato, il giovane manager della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, mentre l'immarcescibile Franco Carraro proclamò "Il Mondiale di calcio sarà l'occasione più opportuna per dimostrare non solo le nostre capacità organizzative, ma anche l'alto livello tecnologico raggiunto in tutti i settori della vita nazionale".

Il primo problema da affrontare fu quello di rimodernare gli stadi, alcuni abbondantemente obsoleti, altri già passabili: non si badò a sprechi, e infatti qualche anno dopo scoppiò il bubbone di Tangentopoli. A Torino si decise di costruire un nuovo stadio, l'orribile "Delle Alpi", a Bari anche. nelle altre città prescelte - Roma, Udine, Bologna, Cagliari, Genova, Firenze, Napoli, Palermo e Verona - si optò per un restyling. I costi salirono alle stelle, così come quelli delle strutture di contorno. A Milano venne costruita e inaugurata la Linea 3 della metropolitana, a Roma furono costruite nuove stazioni, ora fatiscenti.



Si provvide anche a scegliere il logo, un pallone con delle ombre rosse e verdi a ricordare la bandiera italiana, così come la brutta mascotte, un omino stilizzato nell'atto di calciare formato da bandierine. Venne battezzata "Ciao" con un concorso legato alle schedine del Totocalcio. Gli altri nomi della cinquina erano "Dribbly", "Beniamino", "Bimbo" e "Amico".


Immagine: www.dimenticatoio.it


E le partite? Be', quelle esulano da questo blog: le giocarono nel 1990... Posso indicare i giorni, sorteggiati con un megashow condotto da Pippo Baudo il 9 dicembre 1989 all'Olimpico di Roma, con Sophia Loren come madrina:

A) ITALIA, Austria, Cecoslovacchia e Stati Uniti
B) ARGENTINA, Unione Sovietica, Romania e Camerun
C) BRASILE, Scozia, Svezia e Costarica
D) GERMANIA, Jugoslavia, Colombia ed Emirati Arabi Uniti
E) SPAGNA, Belgio, Uruguay e Corea del Sud
F) OLANDA, Inghilterra, Irlanda ed Egitto

venerdì 21 novembre 2008

Il gioco dei 9

Il Tris (noto agli anglosassoni come tic-tac-toe) è un gioco famosissimo e semplicissimo da fare in due: su una griglia di tre caselle per tre occorre apporre uno alla volta il proprio simbolo, una X o una O, allo scopo di infilarne tre consecutivi in diagonale, orizzontale o verticale.

Ebbene, nel 1966 la CBS ne trasse un quiz televisivo, chiamato "Hollywood Squares": l'enorme tabellone, una sorta di "condominio" di caselle, ospita nove vip, comodamente seduti. Ognuno di essi, quando chiamato dal concorrente, formula una domanda spesso bizzarra che prevede una risposta del tipo vero/falso. Se la risposta è corretta, il concorrente appone il suo simbolo sulla casella.

Nel 1988 la Fininvest pensò bene di importare il format, lo intitolò "Il gioco dei 9" e lo mise in onda su Canale 5, affidandolo alla conduzione di Raimondo Vianello. Tra i VIP c'era molto spesso Sandra Mondaini, che presentava anche i suoi otto "colleghi". Al termine della puntata il concorrente che aveva realizzato più tris aveva l'opportunità di vincere un'automobile: doveva scegliere tra cinque chiavi, sedersi al volante ed avviarla. Se l'auto non partiva, avrebbe potuto riprovare il giorno dopo, con una chiave in meno, e così di seguito, fino ad essere certo di vincerla la quinta sera!



Vianello lo condurrà anche nell'edizione 1989/90, prima di cedere la mano a Gerry Scotti, giunto sulla rete ammiraglia dalla giovanile Italia 1. "Il gioco dei 9" passerà nel 1992 su Italia 1 per poi essere cancellato ed essere stancamente riproposto nel 2004 da Enrico Papi.


giovedì 20 novembre 2008

M'ama non m'ama

Il 14 novembre 1983 su Rete 4 esordì "M'ama non m'ama", trasmissione tratta da un format americano: il conduttore era un debuttante, Marco Predolin, disc-jockey di Radio Monte Carlo, affiancato dalla ex valletta di Mike a "Rischiatutto", Sabina Ciuffini. Tra gli autori figuravano Paolo Limiti e Marco Balestri.

Il programma era semplice: ragazzi e ragazze si alternavano sull'enorme margherita dai petali illuminati che costituiva la scenografia, il loro compito era di rispondere a quiz di cultura generale e di avanzare di casella in casella per conquistare la "preda". Una risposta errata faceva naturalmente retrocedere di un petalo, allontanando la preda ed il conseguente premio.

Molti dei concorrenti erano in effetti dei giovani che cercavano di sfondare nel mondo dello spettacolo: vi parteciparono Francesca Dellera, Paola Ferrari, Simona Tagli, Corrado Tedeschi, Emanuela Folliero e Giorgio Mastrota.
Andò in onda dal lunedì al sabato alle 19.30 per due stagioni, prima di essere sostituito dal "Gioco delle coppie". Nel 1984 Ramona dell'Abate sostituì la Ciuffini.


mercoledì 19 novembre 2008

21 Jump Street


La Fox, nuovo network televisivo, lanciò nel 1987 un telefilm molto gradito al pubblico giovane, "21 Jump Street". Era basato su una vera unità di polizia sotto copertura esistente a Los Angeles, ma era girato a Vancouver: i protagonisti erano alcuni giovani poliziotti infiltrati come studenti di liceo o di college per indagare sul traffico di droga, sulla prostituzione, su traffici illeciti e naturalmente sull'attività delle gang nel mondo scolastico.

Il loro quartier generale era posto all'interno di una chiesa abbandonata, dove riferivano con il loro capo, il capitano Jenko, sostituito dal capitano Fuller dopo che Jenko venne investito da un pirata della strada.

Con gli attori Peter DeLuise (Doug Penhall), Holly Robinson (Judy Hoffs) e Dustin Nguyen (Harry Ioki) c'era un ragazzo che ne avrebbe fatta di strada: a interpretare Tom Hanson c'era un certo Johnny Depp. Frederic Forest (Jenko) e Steven Williams (Fuller) completavano il cast. Nella seconda stagione venne introdotto un nuovo personaggio, Dennis Booker, interpretato da Richard Grieco, che riscosse un enorme successo ed ebbe addirittura uno spinoff tutto per sé, "Booker", anche se per una sola stagione.

"21 Jump Street" fu il primo grande successo per la Fox, ma venne cancellato quando i due attori più importanti, ovvero Depp e Nguyen, lasciarono la serie. Era il 1990. La serie proseguì un altro anno con l'innesto di Michael DeLuise (Joey Penhall).

E pensare che Johnny Depp non aveva intenzione di girare la serie che lo lanciò: nel pilot il suo posto fu affidato a Jeff Yagher. Poi Johnny ci ripensò. Chissà se senza quella parte in "21 Jump Street" sarebbe diventato comunque "Edward Mani di forbice" e "Don Juan De Marco"...

LA SIGLA

martedì 18 novembre 2008

La macchina fotografica usa e getta

Utsurun-Desu. Questo è il nome originale della prima macchina fotografica usa e getta, lanciata dalla Fuji nel 1986. nel mondo però venne diffusa con il più facile "QuickSnap". Per il Giappone fu una rivoluzione culturale, che provvide a diffondere capillarmente l'usa e getta riservando a occasioni importanti e utenti esperti gli apparecchi più sofisticati e mettendo nelle mani di donne e bambini delle macchine facili da usare.
Le altre case approfittarono subito della breccia aperta da Fuji nel mercato con le loro 35 mm: nel 1987 Kodak mise in commercio Fling, basata su una pellicola modello 110 e l'anno successivo la 35 mm FunSaver. Konica, Canon e Nikon seguirono l'esempio.
La macchinetta, realizzata in plastica, conteneva una pellicola da 24 o 36 pose e si portava direttamente dal fotografo per lo sviluppo. In seguito venne corredata di flash e di effetto panoramico, ma già incombeva l'era delle digitali...


lunedì 17 novembre 2008

I colori

Ah, i colori! Ci si vestiva a colori negli Anni '80. E di riflesso il decennio successivo sarebbe stato di restaurazione con il trionfo del grigio e dell'anonimo.

Ma negli 80 si osava: "e i ragazzi / in giacche colorate ai gusti misti / ribelli e un po' svogliati vanno in classe" cantava Claudio Baglioni nel 1985 in "Un nuovo giorno o un giorno nuovo".

Tute, felpe, maglioni, giacche, abiti, gonne, cappotti... in cui dominava il colore.

E questa pubblicità della Sanyo, anch'essa del 1985, ne è una chiara testimonianza:

domenica 16 novembre 2008

Telegatti 1984

Da anni esisteva un premio televisivo della RAI, il "Premio Regia Televisiva". Nel 1984 Mediaset decise di fare le cose in grande e inventò i "Telegatti", premio dei lettori di Sorrisi e Canzoni TV, che giudicavano le varie categorie. La denominazione ufficiale è "Gran Premio Internazionale dello Spettacolo. L'Oscar "de noantri"...

VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE
presentata da Mike Bongiorno, Fiorella Pierobon, Gabrielle Golia e Cinzia Lenzi,
Teatro Manzoni di Milano, giugno 1984

Personaggio femminile dell'anno: Raffaella Carrà

Miglior film TV italiano: La piovra - Rai Uno



Migliori telefilm stranieri:
Dallas - Canale 5
Hill Street giorno e notte - Rai Due

Miglior trasmissione di attualità e cultura: Italia Sera - Rai Uno

Migliori trasmissioni di giochi TV:
M'ama non m'ama - Rete 4
Ok, il prezzo è giusto! - Italia 1
Test - Rai Uno

Migliori trasmissioni di intrattenimento con ospiti:
Aboccaperta - Rai Due
Maurizio Costanzo Show - Canale 5

Miglior quiz TV
Loretta Goggi in quiz - Rai Uno
Superflash - Canale 5

Migliori trasmissioni di varietà
Bene Bravi Bis - Italia 1
Drive In - Italia 1
Fascination - Rete 4
Premiatissima - Canale 5
Ric e Gian Folies- Italia 1
Risatissima - Canale 5

Miglior trasmissione di scienza e cultura: Quark - Rai Uno

Miglior trasmissione di servizi giornalistici: Film Dossier - Rai Uno

Migliori trasmissioni sportive:
Record - Canale 5
Super Record - Canale 5
90° minuto - Rai Uno
Caccia al 13 - Rete 4
Il Processo del Lunedì - Rai Tre

Miglior trasmissione musicale: Dee Jay Television - Italia 1



Premio TV privata Nord : Antenna 3

Premio TV privata Centro: Teleroma 56

Premio Tv privata Sud: Telenorba

sabato 15 novembre 2008

Disco Band

Un brano musicale che comincia con un colpo di tosse. Originale? Sì, e naturalmente anni '80. È "Disco Band" degli Scotch, duo formato da Vince Lancini e Franz Felletti. Nel 1985 raggiunge il terzo posto nella classifica tedesca, il quarto in quella svizzera, il ventesimo in Svezia e il ventottesimo in Italia.


Un altro bel pezzo messo a segno dalla Italo-Disco, meglio nota in italia come "musica dance". Qui sotto il delirante video di "Disco Band":



DISCO BAND

Fly away with you
oh darlin'
fly away with me
my baby

Sing and play with you
my friend

sing and play with me
my lover.
Baby
baby
you're my really disco band
I like you

Baby
baby
just a really disco band
I like you.
Running down with you
my soldier

running down with me
my sailor.
Smiling high with you
my cirriots

smiling high with me
my radio.
Baby
baby
you're my really disco band
I like you

Baby
baby
just a really disco band
I like you.

Left - right
left - right
left - right
I like together

Keep on try
keep on try
keep on try
do it forever.
Left - right
left - right
left - right
I like together
. . .
Fly away with you
oh darlin'
fly away with me
my baby
. . .

Hey
you understand everybody clap your hands

Do you need your love come with me and sing a song.
Sit down on the chair think about your dance affairs

Nowthat sing is over. tuInin' back and sing all over.

venerdì 14 novembre 2008

La guerra del fuoco

80.000 anni fa, la sopravvivenza
degli uomini nelle immense distese
inesplorate dipendeva dal
possesso del fuoco.
Per quegli esseri primitivi, il fuoco
rimase un oggetto misterioso
fino a quando non impararono
a crearlo.
Il fuoco doveva essere rubato
alla natura, mantenuto in vita,
protetto da vento e pioggia,
difeso dai nemici.
Il fuoco divenne simbolo di potere
e sinonimo di sopravvivenza.
Coloro che possedevano il fuoco,
possedevano la vita.


Queste parole introducono "La guerra del fuoco", film che lanciò nel 1981 un regista francese, Jean-Jacques Annaud, notissimo per aver girato nel 1986 "Il nome della rosa".

Il film, tratto da un'opera di Rosny AIne, autore di romanzi preistorici, racconta la storia di tre membri di una tribù di uomini dell'età della pietra che vanno alla ricerca del fuoco, elemento necessario alla sopravvivenza del gruppo. L'intelligente trasposizione di Jean-Jacques Annaud, che ha scritto la sceneggiatura con Gérard Brach, supera gli anacronismi di tanta cinematografia sulla preistoria, curando un'accurata ricerca zoologica ed etnologica, mettendo in scena un linguaggio rudimentale, senza alcuna pretesa scientifica, ma in grado di fornire credibilità al film.
Due esperti come Anthony Burgess e Desmond Morris fornirono al regista preziosissimi consigli. Annaud riuscì così ad evitare di cadere nella parodia o nel cerebrale, percorrendo la via di mezzo con sicurezza e regalando un film originale sulla nascita dei primi sentimenti umani. La pellicola è costata ben 12 milioni di dollari ed è riuscita a trasformare con speciali accorgimenti degli elefanti in mammut...

Tra gli attori da segnalare Ron Perlman, che lavorerà con Annaud anche nel "Nome della rosa" (il monaco deforme ed eretico Salvatore). Le musiche di Philippe Sardes ono interpretate dalla London Symphony Orchestra e da Les percussions de Strasbourg.


giovedì 13 novembre 2008

Il Nevado del Ruiz

Il vulcano Nevado del Ruiz, in Colombia, era spento da quattrocento anni. Il 13 novembre 1985 si risvegliò all'improvviso: la lava fuoruscita dal cratere a 5.000 metri di altezza sciolse i ghiacci sulle sue pendici provocando un mare di acqua e fango che scese valle ed ingrossò i fiumi.

Sul suo percorso c'era la cittadina di Armero, un grosso villaggio agricolo: venne rasa al suolo, le vittime furono stimate in 23.000. I pochi superstiti vagavano tra il fango in uno scenario pompeiano, mentre sullo sfondo, tra boati minacciosi, si levava il fumo del Nevado del Ruiz. Le autorità colombiane dibattevano se evacuare o no la zona; i più pratici si mettevano in marcia verso mete più sicure.

Molti vulcanologi affermavano di aver avvertito la protezione civile colombiana dell'imminente eruzione e avevano invitato il governo ad evacuare la zona alla caduta dei primi lapilli. Ma la loro voce rimase purtroppo inascoltata.



mercoledì 12 novembre 2008

Il primo telefono portatile

Il 13 ottobre 1983 si verificò la prima telefonata da cellulare: il primo telefono portatile senza filo veniva provato attraverso una chiamata intercontinentale. Il presidente della Ameritech Mobile Communications, Bob Barnett, telefonò da una Chrysler convertibile fuori dallo stadio Soldier Field di Chicago al nipote di Alexander Graham Bell, che si trovava in Germania.

Il telefono era un Motorola DynaTac 8000 X. Pesava la bellezza di 794 grammi e costava 4.000 dollari, la batteria aveva un'autonomia di mezz'ora di telefonate...

Foto: Rico Chen

martedì 11 novembre 2008

Il gioco delle coppie

Nel 1985 Italia 1 decise di sostituire il telefilm tradizionalmente trasmesso dalle 19 alle 19.30 con un gioco-spettacolo innovativo, un quiz per niente tradizionale basato su un format americano, "The Dating Game".

In Italia il titolo fu "Il gioco delle coppie" e la conduzione venne affidata al baffuto ed elegante Marco Predolin, affiancato da due hostess, Karin Nimatallah e Patrizia Bettini. Il meccanismo era semplicissimo: un concorrente, il "cacciatore" o la "cacciatrice", doveva porre domande a tre candidati del sesso opposto, nascosti dietro una parete, e scegliere il suo partner ideale, senza quindi giudicarlo in base all'aspetto fisico. Il concorrente e la "preda" prescelta vincevano un viaggio da compiere assieme. In effetti può considerarsi un antenato di tanta televisione-spazzatura che affolla i teleschermi di oggi.

La trasmissione raccolse un successo incredibile, soprattutto tra i giovani, e alla prima stagione di 235 puntate ne seguirono altre otto con la conduzione dal 1990 al 1992 di Corrado Tedeschi e nel 1993 della coppia Giorgio Mastrota e Natalia Estrada.

lunedì 10 novembre 2008

Premi Oscar: 1989

MIGLIOR FILM: "Rain man - L'uomo della pioggia", regia di Barry Levinson




ATTORE PROTAGONISTA: Dustin Hoffman - "Rain man"

ATTRICE PROTAGONISTA: Jodie Foster- "Sotto accusa"

ATTORE NON PROTAGONISTA:
Kevin Kline - "Un pesce di nome Wanda"

ATTRICE NON PROTAGONISTA: Geena Davis - "Turista per caso"

REGIA: Barry Levinson - "Rain man"

FILM STRANIERO: "Pelle alla conquista del mondo" (Pelle erobreren) di Bille August (Danimarca)

FOTOGRAFIA: Peter Biziou - "Mississippi burning - Le radici dell'odio"

COLONNA SONORA: David Grusin - "Milagro"

CANZONE: "Let the river run", testo e musica di Carly Simon - “Una donna in carriera"




OSCAR ALLA CARRIERA: Eastman Kodak e la National Film Board of Canada

domenica 9 novembre 2008

Etienne

Un milione e mezzo di dischi venduti. Un bel successo per Guesch Patti, una cantante francese, che riesce a piazzarsi in vetta alla hit parade in nove paesi, in particolare nella natia Francia e in Italia. La canzone è "Étienne" e nel 1987 dà la fama illusoria delle meteore a questa quarantenne che era partita dalla danza classica e che aveva inciso pezzi passati inosservati già nel 1965 e nel 1984, quando fondò anche un gruppo, i "Dacapo" per l'uscita di "Somniféres".

"Étienne" è tutta un'altra storia: sospinto da un sensuale video in bianco e nero, piace, sfonda, ma resta un episodio. Poi Guesch Patti, dopo tre album incisi negli Anni '90 che non ottengono attenzione, tornerà alla danza e inizierà a recitare nel cinema e a teatro.





ÉTIENNE

Étienne, Étienne
Oh ! Tiens-le bien
Baisers salés salis
Tombés le long du lit de l'inédit
Il aime à la folie
Au ralenti je soulève les interdits
Oh !
Étienne, Étienne
Oh ! tiens-le bien
Affolé affolant
Il glisse comme un gant
Pas de limite au goût de l'after beat
Reste allongé je vais te rallumer
Aïe
Étienne.
Étienne, Étienne, Étienne
Oh ! tiens-le bien
Alléché, mal léché
Accolés tout collés
Très alanguie, je me sens étourdie
Toute alourdie, mais
Un très grand appétit
Oh !
Étienne, Étienne, Étienne
Oh ! tiens-le bien
Délassé, délaissé, enlacé, élancé
Si je te mords et encore et encore
Quand dans le dos
Je souffle le mot :
Oh ! Étienne.

sabato 8 novembre 2008

Il VIC-20


Il primo computer economico fu il VIC-20 della Commodore. Uscì a gennaio 1981 e costava solo 300 dollari. Era minimo: poteva mostrare solo 22 caratteri di testo per linea, cosa che lo rendeva inadatto all'uso per l'ufficio ma particolarmente apprezzato per i giochi grazie all'uso dei colori e a una porta per il joystick.
Segnò subito un record, diventando il primo computer a superare il milione di pezzi venduti - ben 9000 al giorno. Il suo prezzo scese a 100 dollari quando arrivò l'Apple II.

Il suo nome è un acronimo: VIC significa Video Interface Chip, ovvero il chip installato da Commodore due anni prima sulle macchine dei videogames. Conteneva un processore MOS 6502 da 1 MHz e una memoria RAM da 5 K (3,5 disponibili per l'utente).Giochi e programmi erano disponibili su cassette e schede. Nel 1982 uscirono anche i floppy da 5" 1/4 e il drive aggiuntivo per leggerli. Il monitor naturalmente non c'era, lo si collegava la televisore di casa.

Alla fine del 1982 il VIC-20 venne sostituito dal Commodore 64

venerdì 7 novembre 2008

La Fiat Panda

Nel 1980 uscì la prima Fiat Panda: una vettura utilitaria che ha attraversato tutto il decennio per uscire di produzione solo nel 2003, ma per risorgere con un modello più adatto al nuovo millennio. Per molti è stata la prima auto, io l'ho usata soltanto per le lezioni della scuola guida e mi ci trovavo bene.

Certo, è di un design spartano e minimale, ma neanche troppo se si pensa che il suo ideatore, Giorgetto Giugiaro l'aveva disegnata addirittura nel 1968 per sostituire la Bianchina, alla quale invece subentrò la più "mossa" A112.

Aveva un motore da 652 cc (la Panda 30) o da 903 cc (la Panda 45), era piccola ma spaziosa, grazie alla logistica dei vani portaoggetti e alla possibilità di abbattere i sedili posteriori. Che dire? Moderna, funzionale, pratica, e giovane... Infatti sia per il prezzo che per la semplicità era adatta a quel segmento di mercato. Cristina Parodi racconta di aver fatto a lungo la venditrice porta a porta servendosi proprio della sua Panda. Poi era maneggevole in città, con le sue dimensioni ridotte - 3,40 metri - e i suoi consumi non esorbitanti.

Nel 1981 uscì il modello con il tetto apribile (di tela, non di vetro come avrà la rivoluzionaria Peugeot 205), nel 1982 a Parigi venne presentata la Panda 45 Super con il cambio a cinque marce e la calandra in plastica anziché in metallo; l'anno dopo uscì l'apprezatissima 4X4. La rivoluzione avvenne nel 1986 con l'arrivo della Nuova Panda, con motore FIRE da 769 cc, 903 cc o 999 cc. Poi apparvero il modello Van ovvero il veicolo commerciale e la versione diesel. Nel 1987, in omaggio alla clientela più assidua, toccò al modello dedicato ai giovani, la Panda Young.

I punti deboli? Be', la linea non eccezionale, certo, e le sole 3 porte, ma soprattutto la sicurezza: solo 820 Kg, un po' pochi in un periodo in cui non c'erano né gli airbag né le cinture.


LO SPOT DEL 1986




LO SPOT DEL 1989

giovedì 6 novembre 2008

Osborne 1


Questo mostro è l'Osborne 1, che è ritenuto il primo computer portatile: venne messo in commercio dalla Osborne Computer Corporation nell'aprile del 1981. Il suo peso era di 11,1 chilogrammi e si chiudeva come una valigetta - aveva anche la maniglia per il trasporto.

Tecnicamente, possedeva un processore Zilog Z80 da 4.0 Mhz, una memoria di 64 K e un minuscolo schermo di 5 pollici - quello che si vede nell'immagine tra i due drive da 5" 1/4. Era fornito con una batteria di scorta e aveva anche due comodi spazi per contenere i dischi, posti proprio sotto ogni drive.
Il suo prezzo era di 1795 dollari americani, in un periodo in cui il dollaro valeva circa 700 lire, ma forniva gratuitamente software per 1500 dollari. Vendette 10.000 pezzi solo il primo mese e nel settembre 1981 garantì alla Osborne Computer un milione di dollari - era la prima volta che la compagnia incassava tale cifra.
Il software fornito con l'Osborne 1:
CP/M System
CP/M Utility
SuperCalc - foglio di calcolo
WordStar - word processor
Microsoft MBASIC - linguaggio di programmazione
Digital Research CBASIC - linguaggio di programmazione

mercoledì 5 novembre 2008

L'uomo Del Monte

Ancora oggi capita di sentire uno slogan pubblicitario degli Anni '80, quando qualcuno deve certificare la bontà di qualcosa o deve semplicemente valutare qualcosa, che sia una torta o un vino: "L'uomo Del Monte ha detto sì".

Tutto nasce da questo spot della multinazionale californiana della frutta "Del Monte", che ci trasporta in una lontana piantagione coloniale, dove arriva l'ispettore che deve dare un giudizio sull'ananas da esportare. Fa segno di sì con la testa e, attraverso una comunicazione con walkie-talkie, la sua approvazione viene comunicata a livello più alto.

Lo spot non era italiano, ma americano, e fu poi tradotto. Una band indipendente inglese scelse come nome "Man From DelMonte", usando una parte dello slogan: "The man from Del Monte, he say Yes!".

L'uomo Del Monte era impersonato da un attore inglese, Brian Jackson.


martedì 4 novembre 2008

Tele Capodistria

Negli Anni '80 era ancora visibile in gran parte del territorio italiano Tele Capodistria, emittente jugoslava, e precisamente slovena: nel decennio precedente trasmetteva già a colori quando la RAI era solo in fase di sperimentazione. Tra i suoi programmi c'erano film quasi tutte le sere e interessanti documentari, oltre a un notiziario. Con l'avvento degli Eighties e delle tivù private vide erodersi però il suo pubblico e affrontò il problema allargando il raggio di trasmissione con l'acquisto di nuovi ripetitori.

Il passo successivo fu di divenire essa stessa un'emittente commerciale: era il 1985. L'alleanza con la Fininvest fu la naturale conseguenza: il gruppo di Berlusconi garantì la raccolta pubblicitaria attraverso Publitalia '80 in cambio della gestione dei ripetitori italiani di Tele Capodistria.

Tale accordo portò Capodistria a diventare un canale interamente sportivo nel 1988: i ripetitori trasmettevano il segnale in duplice veste, italiana e slovena. Il primo evento mandato in onda furono le Olimpiadi invernali di Calgary. La nuova versione di Tele Capodistria, che si sarebbe poi trasformata in Tele+ terrestre fu una fucina per giovani tlecronisti: tra i tanti due nomi di spicco della Mediaset del Duemila, Guido Meda e Bruno Longhi.

Tele Capodistria - Koper TV passò sul satellite Hot Bird e trasmise fino al 21 maggio 2008, quandò fu costretta a cedere il posto al canale parlamentare sloveno. Nuovi spazi dovrebbero essere disponibili a settembre 2009: nel frattempo è ospitata per tre ore da "Vivalitalia Channel", Canale Sky 830.


lunedì 3 novembre 2008

Benny Hill

All'interno di "Drive in", la trasmissione simbolo del decennio, dal 1983 al 1988 andavano in onda anche le comiche dell'attore inglese Benny Hill, molto lontane dal "politically correct" che caratterizzerà gli Anni '90. Il "Benny Hill Show" era uno spettacolo di comiche alla vecchia maniera - infatti non c'erano dialoghi, ma una colonna sonora strumentale. La sigla era "Yakety axe" di Chet Atkins, spesso usata anche durante lo show. I personaggi erano talora ridicolizzati con parrucche e travestimenti alla buona, le belle ragazze vestivano spesso abiti succinti e si spogliavano con frequenza.



Ezio Greggio e Gianfranco d'Angelo realizzarono delle comiche in perfetto stile "Benny Hill", anch'esse trasmesse nel "Drive in".

domenica 2 novembre 2008

Premi Oscar: 1988

MIGLIOR FILM: "L'ultimo imperatore" (The Last Emperor), regia di Bernardo Bertolucci




ATTORE PROTAGONISTA: Michael Douglas - "Wall Street"

ATTRICE PROTAGONISTA: Cher - "Stregata dalla luna"

ATTORE NON PROTAGONISTA: Sean Connery - "Gli intoccabili"

ATTRICE NON PROTAGONISTA: Olympia Dukakis - "Stregata dalla luna"

REGIA: Bernardo Bertolucci - "L'ultimo imperatore"

FILM STRANIERO: "Il pranzo di Babette" (Babettes Gæstebud) di Gabriel Axel (Danimarca)

FOTOGRAFIA: Vittorio Storaro - "L'ultimo imperatore"

COLONNA SONORA: Ryuichi Sakamoto, David Byrne e Cong Su - "L'ultimo imperatore"

CANZONE: "(I've had) The time of my life", testo di Previte, DeNicola e Markovitz e musica di Frank Previte - "Dirty dancing"


sabato 1 novembre 2008

L'avventura solista di Facchinetti

Nel 1984 Roby Facchinetti si prende una vacanza dai Pooh, nell'ambito di una scelta che vedrà a turno i quattro componenti dell'inossidabile gruppo lanciarsi in una prova solista. "Roby Facchinetti", il disco eponimo del cantante bergamasco, si avvale dell'orchestra sinfonica di Monaco, di musicisti inglesi e della collaborazione per i testi del "quinto Pooh", Valerio Negrini.

Tre tracce dell'album, "Grande fratello", "L'anno della tigre" e "Holiday Inn" sono strumentali. In una, "Din din din" Roby canta con il figlio Francesco, non ancora passato dall'avventura come DJ e come conduttore di "X-Factory", infatti è una canzoncina per bambini. Il vero brano portante del disco è "C'era una volta", una vera autobiografia in musica che racconta gli esordi di Roby Facchinetti. Notevole anche "Quelli nati un po' in collina".





C'ERA UNA VOLTA

C'era una volta il sabato sera
Gilera, sambuca e via
i nonni al bar con la TV.

Lisa dagli occhi blu,
il primo uomo sulla luna e poi
c'erano una volta i sogni,
Italia-Germania e i primi guadagni miei.

C'era una volta la prima volta
l'erba famosa che
fa diventare musicisti e poi

i comunisti, gli americani,
Battisti che fa effetto a lei,
la prima firma sul contratto e poi

trentasette giorni al sud
poi tutti a casa e lei non è più sola.
Lei che andava troppo a scuola,
Corto Maltese, il Maggio Francese e via.

Via con il tempo
che dava e mordeva
che non si dormiva mai.

C'era una volta
più chitarra per strada,
più India e più fantasia.

Ma la terra insegue il sole
e oggi so una cosa in più:
quei tempi eran tempi da poco perché
non c'eri tu.

Cambiano le libertà,
le mille lire, le bandiere e niente,
i colori della gente;
si sente il duemila e voglio aspettarlo qui.

Alla finestra
di una vita riuscita
con quella che dico io.

C'era una volta
la mia adolescenza
adesso ci sono io

e la terra insegue il sole
e fermate non ne fa,
teniamo due posti vicini per noi
poi si vedrà.

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