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sabato 6 ottobre 2012

Easy lover

 



Un bel duetto tra i tanti degli Anni ‘80 è quello di Phil Collins e Philip Bailey in “Easy lover”, un brano del 1984 che vede il fascino solista del batterista dei Genesis unito a quello della voce degli Earth, Wind & Fire. Ne uscì un pezzo che scalò le classifiche arrivando al primo posto in Gran Bretagna e in Olanda e al secondo negli Stati Uniti. La canzone venne inserita solo nell’album di Bailey, Chinese Wall. Collins la cantò nei concerti e la inserì solo in una versione dal vivo nel disco live del 1990 prima di una raccolta di successi del 1998.

 

EASY LOVER
(Phil Collins, Philip Bailey, Nathan East)

Easy lover
She'll get a hold on you believe it
Like no other
Before you know it you'll be on your knees
She's an easy lover
She'll take your heart but you won't feel it
She's like no other
And I'm just trying to make you see
She's the kind of girl you dream of
Dream of keeping hold of
You'd better forget it
You'll never get it
She will play around and leave you
Leave you and deceive you
Better forget it
Oh you'll regret it
No you'll never change her, so leave it, leave it
Get out quick cos seeing is believing
It's the only way
You'll ever know
Easy lover
She'll get a hold on you believe it
Like no other
Before you know it you'll be on your knees
She's an easy lover
She'll take your heart but you won't feel it
She's like no other
And I'm just trying to make you see
[ Lyrics from: http://www.lyricsfreak.com/p/phil+collins/easy+lover_20108038.html ]
You're the one that wants to hold her
Hold her and control her
You'd better forget it
You'll never get it
For she'll say there's no other
Till she finds another
Better forget it
Oh you'll regret it
And don't try to change her, just leave it, leave it
You're not the only one, ooh seeing is believing
It's the only way
You'll ever know, oh
No don't try to change her, just leave it, leave it
You're not the only one, ooh seeing is believing
It's the only way
You'll ever know, oh
She's an easy lover (she's a easy lover)
She'll get a hold on you believe it (get a hold on you)
(She's) like no other
Before you know it you'll be on your knees (you'll be down on your knees)
She's an easy lover
She'll take your heart but you won't feel it (you won't feel it)
She's like no other
And I'm just trying to make you see (trying to make you see)

sabato 8 settembre 2012

Live is life

 

 

1985. C’è una canzone che pompa sulle radio e sui video musicali di DeeJay Television e Videomusic: il suo ritornello è travolgente come un concerto live. Nananananà… Si intitola “Live is life” ed è degli Opus, un gruppo austriaco. L’anno successivo verrà edita anche in versione life riscalando le classifiche. Sì, perché “Life is life” raggiunse il primo posto nelle hit parade di Austria, Canada, Francia, Germania, Svezia, il secondo in Norvegia e Svizzera, il quarto in Irlanda, il sesto in Italia e in Gran Bretagna. E il 32° nell’esclusiva top 100 americana…

 

 

LIVE IS LIFE

Nanananana
Nanananana (all together now)
Nanananana
Nanananana
Life (nanananana)
Life is life (nanananana)
Labadab dab dab life (nanananana)
Liiiiiiiife (nanananana)
When we all give the power
We all give the best
Every minute of an hour
Don't think about the rest
And you all get the power
You all get the best
When everyone gets everything
And every song everybody sings
And it's life (nanananana)
Life is life (nanananana)
Life is life (nanananana)
Labadab dab dab life (nanananana)
Life is life when we all feel the power
Life is life come on, stand up and dance
Life is life when the feeling of the people
Life is life is the feeling of the band
When we all give the power
We all give the best
Every minute of an hour
Don't think about the rest
Then you all get the power
You all get the best
When everyone gives everything
And every song everybody sings
And it's life (nanananana)
Life is life (nanananana)
Labadab dab dab life (nanananana)
Life is life (nanananana)
Life (nanananana)
(nanananana)
(nanananana)
(nanananana)
Life (nanananana)
Life is life (nanananana)
Labadab dab dab life (nanananana)
Live is life (nanananana)
And you call when it's over
You call it should last
Every minute of the future
Is a memory of the past
Cause we all gave the power
We all gave the best
And everyone gave everything
And every song everybody sang
Life is life

 

LA VITA È VIVA

Tutti insieme ora
Viva
La vita è viva
Non smettete mai di vivere
Vi-va-vi-va
Quando tutti siamo potenti
Diamo tutti il meglio
Ogni minuto di un’ora
Non pensare al resto
Allora prendete potenza
Otterrete tutti il meglio
E ognuno dà ogni cosa
E ognuno canta ogni canzone
La vita è viva
La vita è viva
La vita è viva
La vita è viva
Non smettete mai di vivere
La vita è viva quando tutti ci sentiamo potenti.
La vita è viva
Forza, in piedi e ballate.
La vita è viva
Quando la gente si sente
La vita è viva
Come si sente il gruppo.
Quando tutti siamo potenti
Diamo tutti il meglio
Ogni minuto di un’ora
Non pensare al resto
Allora prendete potenza
Otterrete tutti il meglio
E ognuno dà ogni cosa
E ognuno canta ogni canzone
La vita è viva
La vita è viva
La vita è viva
La vita è viva
Non smettete mai di vivere
Vita
Viva
La vita è viva
Non smettete mai di vivere
Vi-va-vi-va
E quando è finita chiamala
chiamala, dovrebbe continuare
ogni minuto del futuro
è un ricordo del passato
perché ci sentiamo tutti potenti
ci sentiamo tutti i migliori
e ognuno ha dato qualcosa
e ognuno ha cantato ogni canzone: la vita è viva.

martedì 12 giugno 2012

Oltre il giardino

 

qconcert2b

 

Nei primi anni ‘80 ebbe successo la formula Q Disc: una via di mezzo tra il 45 giri e il 33 giri: costava poco più di un 45 e molto meno di un album. Erano solo quattro canzoni, ma davano ampio respiro alla creatività. Francesco De Gregori lo sfruttò per “La donna cannone”, Marco Ferradini ci pubblicò la celebre “Teorema”. Ed è presente anche in questa collaborazione con Mario Castelnuovo e Goran Kuzminac, cantautore molto sottovalutato ma molto bravo. I Q Concert, come questo, vennero realizzati a seguito di tournées collettive: accadde nel 1981 con Riccardo Cocciante, Rino Gaetano e i New Perigeo e nel 1980 con lo stesso Goran Kuzminac, Ron e Ivan Graziani. Un brano per ciascuno dei tre interpreti e uno eseguito tutti insieme. Nel Q Concert del 1982 il pezzo comune è “Oltre il giardino”, con testo di Ferradini, Kuzminac e Castelnuovo su musica di Amedeo Minghi che rielabora la celebre Ciaccona i Re minore di Johann Sebastian Bach. Poi Marco Ferradini cantava “Cartolina”, Mario Castelnuovo “Perché non sorridi?” e Goran Kuzminac “Bugiarda”.

 

 

OLTRE IL GIARDINO

Nasce una rosa a gennaio, come la neve
scivola in strada, il vento la spazzerà.
Compagni di giochi sudati, sempre gli stessi
odori di terra che ora non sento più.
Per strada c'ero anch'io, avevo quindici anni
guardavo un po' più in là, vedevo quelle luci della città.

Oltre il giardino c'è il mondo, un drago di luci
che incantano, in fondo alla via
e la mia vita per strada rimbalza in un angolo
un attimo, un'altra partita e via.

Rosa affacciata al balcone, cresciuta per strada
in mezzo a rotaie, fra le sbarre di una prigione.
Uomini senza profilo e quanti nodi ad ogni porto
delusi, feriti, ma domani si partirà.

Oltre il giardino c'è il mondo, un drago di luci
che incantano, in fondo alla via
e la mia vita per strada rimbalza dentro un angolo
un attimo, un altro giorno e via.

lunedì 21 maggio 2012

Robin Gibb

 

La malattia che non lascia scampo si è portata via a 63 anni Robin Gibb, uno dei Bee Gees, dei quali fu cofondatore con il gemello Maurice e il fratello maggiore Barry. Con loro segnò la musica degli Anni ‘ 60 e ‘70 con pezzi celeberrimi quali Massachusetts, Stayin’ alive e Tragedy. Ma Robin Gibb negli Anni ‘80 fu un ottimo solista, pur continuando a cantare con i Bee Gees. Il brano che ebbe maggior successo fu Juliet, del 1983, che spopolò soprattutto in Germania, Svizzera e Italia, dove raggiunse la vetta dell’hit parade.

 

 

Notevole anche Boys do fall in love del 1984, entrata nella top ten ma non più su del 10° posto.

 

Dopo i tre album del triennio 1983-1984-1985, Robin Gibb tornò ad occuparsi esclusivamente del gruppo. Solo dopo la morte del fratello Maurice, avvenuta nel 2003, pubblicò un nuovo album singolo, Magnet, cui seguirono un disco di canti natalizi nel 2006 e il recentissimo omaggio di Titanic Requiem, del 2012.

sabato 19 maggio 2012

Total eclipse of the heart

 

Il 1982 fu un anno d’oro non solo per l’Italia, che vinse il Mundial di Spagna, ma anche per la musica: un vero capolavoro di quell’anno è uno dei pezzi più suonati degli Anni ‘80, Total eclipse of the heart, cantato dalla trentunenne americana Bonnie Tyler: una power ballad inserita nell’album Faster than the speed of light. Una versione di quasi sette minuti con un lungo assolo strumentale, sforbiciata per l’uso radiofonico e televisivo.

 

 

Cominciamo dai riscontri delle classifiche: primo posto in Australia, Francia, Norvegia, Irlanda, Sudafrica, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti e Italia!

Il video, diretto da Roger Mulcahy, fu interpretato dalla stessa Bonnie Tyler e ambientato in un contesto gothic.

 

Infine qualche curiosità: tra i coristi appariva nientemeno che Bryan Adams; in Francia nel 2003 ne venne tratta una versione locale da Kareen Antonn, con la stessa Bonnie Tyler, intitolata Si demain… (Turn around); anche in Italia nel 2011 ne è stata registrata una cover, dal titolo Eclissi del cuore, ad opera di L’Aura e Nek; c’è anche una celebre versione dance, di Nicki French, che risale al 1995; Tori Amos la inserisce abitualmente nella scaletta dei suoi concerti.

 

TOTAL ECLIPSE OF THE HEART

Turnaround, every now and then I get a
little bit lonely and you're never coming around
Turnaround, Every now and then I get a
little bit tired of listening to the sound of my tears
Turnaround, Every now and then I get a
little bit nervous that the best of all the years have gone by
Turnaround, Every now and then I get a
little bit terrified and then I see the look in your eyes
Turnaround bright eyes, Every now and
then I fall apart
Turnaround bright eyes, Every now and
then I fall apart

Turnaround, Every now and then I get a
little bit restless and I dream of something wild
Turnaround, Every now and then I get a
little bit helpless and I'm lying like a child in your arms
Turnaround, Every now and then I get a
little bit angry and I know I've got to get out and cry
Turnaround, Every now and then I get a
little bit terrified but then I see the look in your eyes
Turnaround bright eyes, Every now and
then I fall apart
Turnaround bright eyes, Every now and
then I fall apart

And I need you now tonight
And I need you more than ever
And if you'll only hold me tight
We'll be holding on forever
And we'll only be making it right
Cause we'll never be wrong together
We can take it to the end of the line
Your love is like a shadow on me all of the time
I don't know what to do and I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight
Forever's gonna start tonight

Once upon a time I was falling in love
But now I'm only falling apart
There's nothing I can do
A total eclipse of the heart
Once upon a time there was light in my life
But now there's only love in the dark
Nothing I can say
A total eclipse of the heart

Turnaround bright eyes
Turnaround bright eyes
Turnaround, every now and then I know
you'll never be the boy you always you wanted to be
Turnaround, every now and then I know
you'll always be the only boy who wanted me the way that I am
Turnaround, every now and then I know
there's no one in the universe as magical and wonderous as you
Turnaround, every now and then I know
there's nothing any better and there's nothing I just wouldn't do
Turnaround bright eyes, Every now and
then I fall apart
Turnaround bright eyes, Every now and
then I fall apart

And I need you now tonight
And I need you more than ever
And if you'll only hold me tight
We'll be holding on forever
And we'll only be making it right
Cause we'll never be wrong together
We can take it to the end of the line
Your love is like a shadow on me all of the time
I don't know what to do and I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight
Forever's gonna start tonight

Once upon a time I was falling in love
But now I'm only falling apart
There's nothing I can do
A total eclipse of the heart
Once upon a time there was light in my life
But now there's only love in the dark
Nothing I can say
A total eclipse of the heart

martedì 1 maggio 2012

It’s raining again

 


It’s raining again…
piove ancora! E quando capita che continui a piovere, mi sorprendo a canticchiare questo motivo del 1982 dei Supertramp, rock band britannica attiva dal 1969. In realtà “It’s raining again”, scritta da Roger Hodgson, all’epoca frontman del gruppo, è un pezzo molto pop, lontano dal progressive delle origini. Il brano, inserito nell’album “…Famous last words”, debuttò al 31 posto della classifica di Billboard il 30 ottobre 1982 e raggiunse come suo massimo l’11°, arrivando al 2° posto in Svizzera, al 3° in Germania, al 4° in Canada e solo al 33° in Italia.

Il video venne diretto da Russell Mulcahy, che nel 1986 girerà “Highlander”.

 

 

 

IT’S RAINING AGAIN

It's raining again
Oh no, my love's at an end.
Oh no, it's raining again
and you know it's hard to pretend.
Oh no, it's raining again
Too bad I'm losing a friend.
Oh no, it's raining again
Oh will my heart ever mend.
Oh no, it's raining again
You're old enough some people say
To read the signs and walk away
It's only time that heals the pain
And makes the sun come out again
It's raining again
Oh no, my love's at an end.
Oh no, it's raining again
Too bad I'm losing a friend.
C'mon you little fighter
No need to get uptighter
C'mon you little fighter
And get back up again
Oh get back up again
Fill your heart again...

lunedì 12 marzo 2012

Sunshine reggae

 


C’è un pezzo degli Anni ‘80 che capita di sentire ancora adesso sulle radio: mette allegria con il suo reggae virato in salsa new wave. È “Sunshine reggae” del duo danese Laid Back, composto da John Guldberg (voce, chitarre, basso) e Tim Stah (voce, tastiere, batteria e basso). Sì, avete capito bene: danese, niente di più lontano dalla Giamaica. Eppure, si lascia sentire…

 

 

Al primo posto in Italia, Germania, Danimarca e in altri diciotto paesi, quasi tutti del Sudamerica: uscì nel 1982 ma solo l’anno dopo sfondò, trainando anche l’album che lo conteneva, Keep smiling. La curiosità è che invece negli Stati Uniti a sfondare fu il lato B del 45 giri di “Sunshine reggae”, la dance-funky di “White Horse”.

 

SUNSHINE REGGAE

Gimme gimme, gimme just a little smile, that's all I ask of you.
Gimme gimme, gimme just a little smile, we got a message for you.
Sunshine, sunshine reggae, don't worry, don't hurry, take it easy!
Sunshine, sunshine reggae, let the good vibes get a lot stronger!

Gimme gimme, gimme just a little smile, that's all I ask of you -
Is that too much?
Gimme gimme, gimme just a little smile, we got a message for you.
Join the-
Sunshine, sunshine reggae, let the good vibes get a lot stronger!

Sunshine, sunshine reggae, don't worry, don't hurry, take it easy!
Sunshine, sunshine reggae, let the good vibes get a lot stronger.
Get a lot stronger, let the good vibes get a lot stronger!
Let the good vibes get a lot stronger,
Let the good vibes get a lot stronger!

giovedì 23 febbraio 2012

Lo estás haciendo muy bien

 

Un pezzo che fece scalpore nel 1985, rimanendo però prodotto piuttosto di nicchia fu Lo estás haciendo muy bien del gruppo spagnolo Semen Up. Perché fece scalpore, anzi addirittura scandalo? Perché la band di Vigo lanciò un mini LP con quattro canzoni di elevato contenuto erotico scatenando una virulenta polemica, almeno in patria, dove i testi venivano intesi in maniera più esplicita. Alcuni media, tra i quali la televisione pubblica TVE, censurarono i Semen Up, rifiutandosi di trasmettere le loro canzoni. La censura notoriamente ottiene l’effetto opposto: il mini LP fu diffuso rapidamente dalle radio spagnole ed europee, tanto che la band fu considerata gruppo rivelazione dell’anno da Radio 3, una delle emittenti pubbliche spagnole.

 


 

A proposito… dimenticavo. Cos’è che la ragazza sta “facendo molto bene”, tanto da costare alla musica dei Semen Up l’etichetta di porno-pop? Quello che qualche anno dopo una certa Monica Lewinsky praticò nello Studio Ovale al presidente in carica degli Stati Uniti…

 

domenica 12 febbraio 2012

Whitney Houston

 

E se ne è andata anche Whitney Houston: l’hanno trovata morta in una camera del Beverly Hilton Hotel, a Beverly Hills. Una notizia purtroppo attesa, come lo fu per Amy Winehouse: una vita di droghe e depressione per reggere l’immenso talento avuto in dono e la popolarità. Quella di Whitney esplose all’improvviso nel 1985, quando il suo album d’esordio intitolato semplicemente “Whitney Houston” balzò direttamente al primo posto della classifica americana e vi rimase per 14 settimane. Fu primo anche in Australia, Canada, Norvegia e Svezia, secondo  in Germania, Giappone, Svizzera e Regno Unito, terzo in Austria e Nuova Zelanda, undicesimo in Italia. Tuttora è l’album più venduto di una cantante esordiente: 29 milioni di copie nel mondo. Una di quelle è nella mia raccolta: il vinile del 33 giri con la bella Whitney che appare in tutto il suo splendore non solo sulla copertina, ma anche sul retro, dove è ritratta in uno sgambatissimo costume bianco.


 



 

In quell’album c’è una cover da Diana Ross, “In your arms”, ma soprattutto due pezzi diventati famosissimi: “Greatest love of all” e “All at once”, usati spessissimo anche nelle trasmissioni televisive.

 

GREATEST LOVE OF ALL


ALL AT ONCE

 

Nel 1987, sull’onda del successo, pubblica “Whitney”, il suo secondo album, preceduto da un’altra grandissima hit, “I wanna dance with somebody”. Venti milioni di copie e primo posto in classifica ovunque: Australia, Austria, Canada, Germania, Italia, Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Anche per “Whitney” Grammy Awards a pioggia. E un record tutto italiano: uno dei tre album stranieri, con “Bad” di Michael Jackson" e “True Blue” di Madonna, ad aver venduto più di un milione di copie nel Belpaese. Sentimentalmente intanto si lega al giocatore di football Randall Cunningham e all’attore Eddie Murphy.

 

I WANNA DANCE WITH SOMEBODY

 

Il successo è planetario: nel 1988 viene scelta per incidere l’inno delle Olimpiadi di Seul, “One moment in time”.

 

La sua carriera è vertiginosa, non ancora segnata dai problemi che le rovineranno la vita. Anzi, nei primi anni ‘90 diventerà anche attrice di successo con “The Bodyguard – Guardia del corpo”, “Donne”, “Uno sguardo dal cielo”. Poi sposa lo scapestrato Bobby Brown, noto per molestie, lesioni e uso di droghe. Comincia a vociferarsi sull’uso di droghe anche da parte di Whitney, che nel 2003 viene anche picchiata da Bobby. Nel 2006 lo lascia per disintossicarsi e divorzia ottenendo la custodia della figlia Bobbi Kristina. Nel 2009 appare rinata al lancio del suo ultimo album a Central Park.

Il resto è cronaca. Che la terra ti sia lieve, Whitney…

mercoledì 1 febbraio 2012

La grande avventura

 

Riccardo Cocciante + Mogol + Enrico Ruggeri + Lucio Dalla +  Milo Manara: il risultato è “La grande avventura”, un album del 1988 in cui il cantante di origine indocinese sforna brani sul filo della memoria, aiutato anche dai parolieri d’eccezione: Ruggeri scrisse Indocina e Il funambolo, Dalla Cuori di Gesù, Mogol le altre sette canzoni dell’album, tra le quali spiccano Il mio nome è Riccardo e Un desiderio di vita indicibile. Geoff Westley, il mago degli effetti che aveva collaborato con Battisti, nello studio londinese dove Cocciante registrò, aggiunse i suoi arrangiamenti con tanta elettronica e computer. E Milo Manara disegnò la copertina…

 

 

LA GRANDE AVVENTURA (1988)

  1. Il mio nome è Riccardo
  2. Un desiderio di vita indicibile
  3. La canzone di Francesco
  4. Cuori di Gesù
  5. Canzone indiana
  6. Indocina
  7. Il vero amore
  8. Scene di primavera con mia madre
  9. Il funambolo
  10. La grande avventura
 

     

    INDOCINA

    IL FUNAMBOLO

    LA GRANDE AVVENTURA

    mercoledì 4 gennaio 2012

    Don’t stand so close to me

     

    “Don’t stand so close to me”, canzone dei Police scritta da Sting, ha una storia curiosa: ce ne sono due versioni che attraversano gli Anni ‘80. La prima è questa, inserita nell’album Zenyatta Mondatta: uscì come singolo in anticipo di due settimane rispetto all’album, il 19 settembre 1980. Il brano, che parla dell’infatuazione di una studentessa per un giovane insegnante, valse ai Police il Grammy Award nel 1982, oltre al primo posto nella classifica inglese e l’ingresso nella Top Ten americana.

     

     

    Nel 1986 il brano venne riarrangiato, con un coro diverso e toni più pop. Uscì come singolo in ottobre con il titolo “Don’t stand so close to me ‘86” e fu inserito in una raccolta di singoli, Every breath you take: the singles. Nonostante fosse praticamente una riedizione, si piazzò al numero 24 della classifica inglese e entrò tra le prime 20 in Irlanda, Nuova Zelanda e Olanda. Sul retro del 45 giri c’era la versione live.

     

     

    DON’T STAND SO CLOSE TO ME

    Young teacher the subject
    Of schoolgirl fantasy
    She wants him so badly
    Knows what she wants to be
    Inside her there's longing
    This girl's an open page
    Book marking She's so close now
    This girl is half his age

    Don't stand to close to me

    Her friends are so jealous
    You know how bad girls get
    Sometimes it's not so easy
    To be the teacher's pet
    Temptation, frustration
    So bad it makes him cry
    Wet bus stop, she's waiting
    His car is warm and dry

    Don't stand so close to me

    Loose talk in the classroom
    To hurt they try and try
    Strong words in the staffroom
    The accusations fly
    It's no use
    He sees her
    He starts to shake he starts to cough
    Just like the old man in
    That famous book by Nabokov

    Don't stand so close to me

     

    NON STARMI COSÌ VICINO

    Il giovane insegnante è il soggetto
    Della fantasia dell’alunna
    Lei lo desidera tantissimo
    Sa cosa vuole essere
    In lei c’è il vivo desiderio
    Questa ragazza è un libro aperto
    un libro segnato, lei è così vicina adesso
    Questa ragazza ha la metà degli anni di lui

    Non starmi così vicino

    I suoi amici sono invidiosi
    Sanno cosa ottengono le cattive ragazze
    Qualche volta non è così semplice
    Essere l’insegnante prediletto
    Tentazione, frustrazione
    Il suo grido diventa così cattivo
    Umida la fermata dell’autobus, lei sta aspettando
    La sua macchina è calda e asciutta

    Non Starmi così vicino

    Libero dialogo in aula
    Provano e riprovano a ferirlo
    Parole forti nella sala del personale
    Le accuse volano
    Non è modo
    Lui l’ha vista
    Comincia ad agitarsi comincia a tossire
    Proprio come l’uomo maturo in
    Quel famoso libro di Nabokov

    Non starmi così vicino

    giovedì 22 dicembre 2011

    Merry Christmas Baby

     

    Amici del Cubo di Rubik, quest’anno gli auguri di Natale ce li fa nientemeno che Bruce Springsteen. Questo è un brano che arriva dal 1986 ed è il lato B del 45 giri “War”, cover di un pezzo di Edwin Starr del 1969. Manco a dirlo, uscì in prossimità delle feste. Una pagina del repertorio minore del Boss, ma carica del suo ritmo, che riesce a vestire il Natale con il suo tipico stile.

     

     

    MERRY CHRISTMAS BABY

    Bring it down, band!
    Now, I just came here tonight to say...
    I just wanna say...
    I just wanna say...
    Merry Christmas baby, you surely treat me nice
    Come on, merry Christmas baby, you surely treat me nice
    I feel just like I'm living, living in paradise
    Now listen
    Now you see, I feel real good tonight
    And I got music on the radio
    And I feel real good tonight
    And I got music on the radio
    And the boys in the band are playing pretty good!
    Now, I feel just like I wanna kiss you
    Underneath my mistletoe
    But now listen
    Santa came down chimney, half past three
    With lots of nice little presents for my baby and me
    Merry Christmas baby, you surely treat me nice
    And I feel like I'm living, just living in paradise
    Come on boys!
    Well now, Santa came down chimney, half past three
    With lots of nice little presents for my baby and me
    Merry Christmas baby, you surely treat me nice
    I feel like I'm living, I'm living in paradise
    And I just came down to say
    Merry Christmas baby
    I just wanna say, merry Christmas baby
    I just wanna say, merry Christmas baby
    I just wanna say, merry Christmas baby
    And happy New Year, too!
    Oh yeah!
    Play it boys, go!
    Merry Christmas
    Ha-ha-ha-ha-ha-happy New Year
    Ohhhh!
    Oh yeah!
    Merry Christmas baby!

     

    Bè, che altro dire? Merry Christmas, anzi… Buon Natale e un 2012 ricco di salute e di letizia.

    mercoledì 23 novembre 2011

    Albert One

     

     

    Un tipo in carne vestito da pilota di Formula 1 dei tempi eroici con caschetto bianco e volante appeso al collo. Così, con Turbo Diesel, Albert One balzò alle cronache musicali italiane nel 1984: la sua era la classica italo-disco, simpaticamente allegra e un poco trasgressiva. Già il nome, Albert One (si legge in inglese, “Albert Uan”) è chiaramente gioco di parole, vista la stazza del cantante-dj, Albertone. Si tratta di Alberto Carpani, un piacentino nato nel 1956 e capace se non di bissare il successo di Turbo Diesel, almeno di dignitosissimi singoli negli anni a venire: Heart on fire e Lady O nel 1985, Secrets nel 1986, Everybody e Visions nel 1988, Loverboy nel 1989.

     

    E, per la serie “Che fine hanno fatto?”, ecco qui Albert One in un’intervista nel 2010:

    venerdì 14 ottobre 2011

    Glory days

     

    Glory Days uscì il 13 maggio 1985, quinto singolo estratto dal fortunatissimo Born in the USA di Bruce Springsteen. In realtà era stato registrato nella primavera del 1982, durante le sessioni per l’album e considerato subito uno dei pezzi di punta. Il testo narra di un uomo che ricorda i suoi “giorni di gloria” e rievoca le persone che ha conosciuto. La musica, composta con organo rock, piano honky-tonk, chitarra da garage-band e arricchita dal mandolino suonato da Steve Van Zandt, ebbe certamente una notevole parte nel successo del brano.

    Glory Days salì al quinto posto dell’hit parade americana, riuscendo a portare nella top ten un’altra traccia dell’album, la quinta, come detto. Sul retro del 45 giri c’era Stand on it, un brano non presente in Born in the U.S.A.

     

    GLORY DAYS

    I had a friend was a big baseball player
    back in high school
    He could throw that speedball by you
    Make you look like a fool boy
    Saw him the other night at this roadside bar
    I was walking in, he was walking out
    We went back inside sat down had a few drinks
    but all he kept talking about was
    Glory days well they'll pass you by
    Glory days in the wink of a young girl's eye
    Glory days, glory days
    Well there's a girl that lives up the block
    back in school she could turn all the boy's heads
    Sometimes on a Friday I'll stop by
    and have a few drinks after she put her kids to bed
    Her and her husband Bobby well they split up
    I guess it's two years gone by now
    We just sit around talking about the old times,
    she says when she feels like crying
    she starts laughing thinking about
    My old man worked 20 years on the line
    and they let him go
    Now everywhere he goes out looking for work
    they just tell him that he's too old
    I was 9 nine years old and he was working at the
    Metuchen Ford plant assembly line
    Now he just sits on a stool down at the Legion hall
    but I can tell what's on his mind
    Glory days yeah goin back
    Glory days aw he ain't never had
    Glory days, glory days
    Now I think I'm going down to the well tonight
    and I'm going to drink till I get my fill
    And I hope when I get old I don't sit around thinking about it
    but I probably will
    Yeah, just sitting back trying to recapture
    a little of the glory of, well time slips away
    and leaves you with nothing mister but
    boring stories of glory days

     

    GIORNI DI GLORIA

    Avevo un amico che era un grande giocatore di baseball
    quando era alle superiori
    Poteva tirarti quella palla veloce vicino
    Ti faceva sembrare stupido
    L'ho rivisto l'altro giorno in questo bar lungo la strada
    Io stavo entrando, lui usciva
    Siamo tornati dentro insieme, ci siamo seduti e abbiamo bevuto qualche drink
    Ma tutto ciò di cui continuava a parlare erano
    I giorni di gloria, beh, ti sono passati accanto
    Giorni di gloria negli ammiccamenti di una giovane ragazza
    Giorni di gloria, giorni di gloria
    Beh c'è una ragazza che se la passa bene in questo isolato
    Ai tempi della scuola faceva voltare tutti i ragazzi
    Prima o poi, un venerdì, mi fermerò
    per un paio di drink dopo che avrò messo i bambini a letto
    Lei e suo marito Bobby, beh, si sono lasciati
    Ci scommetto saranno passati già un paio d'anni
    Ci metteremo seduti semplicemente, parlando dei vecchi tempi
    Racconta di come si sente piangendo
    comincia a ridere ripensando
    Ai giorni di gloria, beh, ti sono passati accanto
    Giorni di gloria negli ammiccamenti di una giovane ragazza
    Giorni di gloria, giorni di gloria
    Mio padre ha lavorato 20 anni in fabbrica
    e ora l'hanno lasciato a casa
    E ora ovunque vada per chiedere lavoro
    Gli rispondono che è troppo vecchio
    Avevo 9 anni e lui lavorava
    per la catena di montaggio della Mentuchen Ford
    E ora sta solo seduto su un panchetto fuori dall'ingresso della Legione
    ma non saprei dire cosa gli passa per la testa
    Giorni di gloria, sì, che tornano indietro
    Giorni di gloria che non abbiamo mai avuto
    Giorni di gloria giorni di gloria
    Penso che andrò al pozzo stasera
    e berrò finché non sarò pieno
    E spero che, quando sarò vecchio, non starò seduto da qualche parte a pensarci
    ma probabilmente sarà così
    Sì, semplicemente stando lì seduto cercando di riacciuffare
    un po' della gloria, beh il tempo scivola via
    e ti lascia senza niente se non
    Noiose storie di giorni gloriosi

    lunedì 12 settembre 2011

    Russians

     

    Nel 1985 si potevano intravedere i primi segni dello scricchiolio dell’impero sovietico: l’URSS, dopo gli anni granitici di Kruscev e Breznev era passata per oscuri notabili di partito, Yuri Andropov e Konstantin Chernenko, morti dopo poco tempo di presidenza. Nell’aria c’erano segni di rinnovamento, i primi segni delle riforme che sarebbero arrivati con Mikhail Gorbaciov e la sua perestroika prima e con il decisionismo di Boris Eltsin che avrebbe posto fine all’Unione nel 1991.

    E questi segnali colse Sting, fuoruscito dai Police e autore del suo primo album solista, in uno dei pezzi più belli di The Dream of the Blue Turtles, disco dai toni jazz: Russians, uscita come singolo il 1° novembre 1985, parla di Guerra Fredda e della necessità di finirla una buona volta, abbandonandosi all’amore per i propri figli, assicurando loro un futuro migliore.

    Il brano, basato per quanto riguarda la musica su una variazione del  Lieutenant Kije Suite, Op. 60 di Sergej Prokofiev, ebbe un successo straordinario in Francia, dove raggiunse il 2° posto delle classifiche, un po’ meno nel resto del mondo: 8° in Olanda, 16° negli USA, 12° nel Regno Unito. Notevole invece il video, in un rigoroso bianco e nero.

     

     

    RUSSIANS

    In Europe and America, there's a growing feeling of hysteria
    Conditioned to respond to all the threats
    In the rhetorical speeches of the Soviets
    Mr Krushchev said we will bury you
    I don't subscribe to this point of view
    It would be such an ignorant thing to do
    If the Russian love their children too
    How can I save my little boy from Oppenheimer's deadly toy
    There is no monopoly of common sense
    On either side of the political fence
    We share the same biology
    Regardless of ideology
    Believe me when I say to you
    I hope the Russians love their children too
    There is no historical precedent
    To put the words in the mouth of the president
    There's no such thing as a winnable war
    It's a lie we don't believe anymore
    Mr Reagan says we will protect you
    I don't subscribe to this point of view
    Believe me when I say to you
    I hope the Russians love their children too
    We share the same biology
    Regardless of ideology
    What might save us me and you
    Is that the Russians love their children too

     

    In Europa e in America, c'è un crescente senso d'isteria
    Condizionato in risposta alle minacce
    Dei retorici discorsi dei Sovietici
    Il sig. Kruscev ha detto “Vi seppelliremo”
    Io non sottoscrivo questo punto di vista
    Sarebbe una cosa ignorante da fare
    Se anche i Russi amano i loro bambini
    Come posso salvare il mio ragazzo dal giocattolo di morte di Oppenheimer?
    Non c'è monopolio nel senso comune
    Da ogni lato dello schieramento politico
    Condividiamo la stessa biologia
    A dispetto dell'ideologia
    Credimi quando te lo dico
    Spero che anche i Russi amino i loro bambini
    Non c'è precedente storico
    Per mettere le parole in bocca al Presidente
    Non c'è nessuna guerra da vincere
    È una bugia in cui non ci crediamo più
    Il sig. Reagan dice “Noi ti proteggeremo”
    Non sottoscrivo questo punto di vista
    Credimi quando te lo dico
    Spero che anche i Russi amino i loro bambini
    Condividiamo la stessa biologia
    A dispetto dell'ideologia
    La cosa che può salvare noi, me e te
    È che anche i Russi amino i loro bambini

    giovedì 28 luglio 2011

    Everybody wants to rule the world

     

    La musica degli Anni ‘80 si divide generalmente in due, tralasciando i mostri del rock: dance italiana, nota all’estero come italodisco, e new wave. Un pezzo decisamente new wave è questa “Everybody wants to rule the world” dei Tears For Fears, duo britannico formato da Roland Orzabal e Curt Smith. Mi sono tornati in mente l’altra sera, quando ho visto appunto un invecchiatissimo Curt Smith (be’, insomma, ha 51 anni) mettersi in gioco in un episodio della divertente serie americana Psych.

    I Tears for Fears già avevano sfondato l’anno prima con Shout e avevano all’attivo già un album, The Hurting, del 1983. A fine febbraio del 1985 uscì il loro nuovo LP, Songs from the Big Chair e il 18 marzo venne lanciato il singolo: Everybody wants to rule the world, appunto.

     

    Il brano non convinceva Orzabal, che intendeva escluderlo dall’album. Ma i produttori riuscirono a persuaderlo che non era un corpo estraneo tra le altre canzoni. Lo incisero, e scalò le classifiche: primo negli Stati Uniti, in Canada e Nuova Zelanda, secondo in Inghilterra, Australia, Irlanda e Olanda. E brano di culto per gli autori di telefilm, visto che appare nelle colonne sonore di episodi di Numb3rs, Cold Case, ER, Psych, Malcolm in the middle, e nel promo di The West Wing.

     

     

    EVERYBODY WANTS TO RULE THE WORLD

    Welcome to your life
    There's no turning back
    Even while we sleep
    We will find you
    Acting on your best behaviour
    Turn your back on mother nature
    Everybody wants to rule the world
    It's my own design
    It's my own remorse
    Help me to decide
    Help me make the most
    Of freedom and of pleasure
    Nothing ever lasts forever
    Everybody wants to rule the world
    There's a room where the light won't find you
    Holding hands while the walls come tumbling down
    When they do I'll be right behind you
    So glad we've almost made it
    So sad they had to fade it
    Everybody wants to rule the world
    I can't stand this indecision
    Married with a lack of vision
    Everybody wants to rule the world
    Say that you'll never never never never need it
    One headline why believe it ?
    Everybody wants to rule the world
    All for freedom and for pleasure
    Nothing ever lasts forever
    Everybody wants to rule the world

     

    TUTTI VOGLIONO GOVERNARE IL MONDO

    Benvenuto nella tua vita
    non ci si volta indietro
    Persino mentre dormiamo
    Ti troveremo
    Comportandoti nel modo migliore
    Volgi le spalle a madre natura
    E’ il mio proposito
    E’ il mio rimorso
    Aiutami a decidere
    Aiutami a sfruttare al massimo
    La libertà e il piacere
    Nulla dura mai per sempre
    Tutti vogliono governare il mondo
    C’è una stanza dove la luce non ti troverà
    Ci terremo le mani mentre i muri crolleranno
    Quando accadrà sarò accanto a te
    Felice di avercela quasi fatta
    Triste perché hanno dovuto farlo svanire
    Tutti vogliono governare il mondo
    Non riesco a sopportare questa indecisione
    Sposato con una mancanza di visione
    Tutti vogliono governare il mondo
    Dì che non ne avrai mai mai mai mai bisogno
    Sui titoli dei giornali perché crederci?
    Tutti vogliono governare il mondo
    Tutto per la libertà e per il piacere
    Nulla dura mai per sempre
    Tutti vogliono governare il mondo

    sabato 9 luglio 2011

    A moment in sunshine

     

    Abbiamo già parlato di I wanna be your lover, il grande successo disco dei fratelli La Bionda.

    Andiamo adesso a estrarre da quell’album del 1980 un’altra traccia, la quarta e ultima del lato A, che si intitola “A moment in sunshine”. Apprezziamo le sue sonorità di frontiera, ancora un po’ anni ‘70 e già un po’ precorritrici del nuovo sound. I La Bionda però non pubblicheranno più album, si dedicheranno alla produzione di gruppi come i Rockets e i Righeira e sfrutteranno la loro energia compositiva per colonne sonore di film italiani di cassetta (Poliziotto superpiù, Miami Supercops, Chi trova un amico trova un tesoro, Cane e gatto, Roba da ricchi).

     

    lunedì 23 maggio 2011

    Forever young

     

    Nella mia ideale top ten musicale del decennio c’è, e ai posti più alti, una canzone dei tedeschi Alphaville, “Forever Young”, che può essere considerata il vero inno dei ragazzi degli Anni ‘80 – alle ragazze consentiamo invece di fare il verso a Madonna con “Like a virgin”.

    “Forever young”, dicevo: ha avuto un successo postumo, perché allora raggiunse il primo posto solo in Svezia, il terzo in Italia, Norvegia e Svizzera e il quarto – con disco d’oro per le 250.000 copie vendute – nella natia Germania. Ma è un pezzo che ha cavalcato i decenni ed è stato oggetto di numerose cover… Perché tutti vorrebbero essere “per sempre giovani”.

     

    FOREVER YOUNG

    Let's dance in style, lets dance for a while
    heaven can wait we're only watching the skies
    hoping for the best but expecting the worst
    are you going to drop the bomb or not?
    let us die young or let us live forever
    we don't have the power but we never say never
    sitting in a sandpit, life is a short trip
    the music's for the sad men
    can you imagine when this race is won
    turn our golden faces into the sun
    praising our leaders we're getting in tune
    the music's played by the madmen
    forever young, I want to be forever young
    do you really want to live forever, forever and ever
    some are like water, some are like the heat
    some are a melody and some are the beat
    sooner or later they all will be gone
    why don't they stay young
    it's so hard to get old without a cause
    I don't want to perish like a fading horse
    youth is like diamonds in the sun
    and dimonds are forever
    so many adventures couldn't happen today
    so many songs we forgot to play
    so many dreams are swinging out of the blue
    we let them come true.

     

    (Traduzione: PER SEMPRE GIOVANE)

    Balliamo con stile, balliamo per un po’
    il Paradiso può aspettare
    stiamo solo guardando il cielo
    sperando per il meglio
    ma aspettandoci il peggio
    stai per far cadere la bomba o no?
    Moriamo giovani o viviamo per sempre
    non abbiamo il potere
    ma non diciamo mai mai
    stiamo seduti in una cava di sabbia
    la vita è un viaggio breve
    la musica è per gli uomini tristi
    riesci ad immaginare quando
    questa gara sarà vinta?
    Giriamo i nostri volti dorati verso il sole
    lodando i nostri capi, entriamo in melodia
    la musica è suonata dai pazzi.
    Per sempre giovane,
    voglio essere per sempre giovane
    vuoi davvero vivere per sempre?
    Per sempre e per sempre
    alcuni sono come l'acqua
    alcuni come il calore
    alcuni come una melodia
    e alcuni sono il battito
    prima o poi, moriranno tutti
    perché non rimangono giovani?
    È così difficile invecchiare senza una ragione
    non voglio morire come un cavallo che si dissolve
    la gioventù è come i diamanti nel sole
    e i diamanti sono per sempre
    così tante avventure non potevano accadere oggi
    così tante canzoni che abbiamo dimenticato di suonare
    così tanti sogni si realizzano di punto in bianco
    gli permetteremo di avverarsi.

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