sabato 30 gennaio 2010

Il cubo di Rubik pubblica post ospiti

 

Ho deciso di tentare un esperimento che spero possa essere proficuo e duraturo: il GUEST POSTING. Brutto termine inglese che significa che “Il cubo di Rubik” accoglierà post scritti da altri autori seguendo alcune necessarie linee guida:

1) Gli ARGOMENTI devono essere in tema: quindi tutto quanto attiene agli Anni ‘80

2) Le IMMAGINI e i POST non devono avere contenuti per adulti

3) Il COPYRIGHT DELLE IMMAGINI usate deve sempre essere indicato

4) L’articolo deve avere una FORMATTAZIONE simile a quella del blog

5) Il POST deve essere assolutamente ORIGINALE e non può essere RIPUBBLICATO su un altro sito in quanto i motori di ricerca penalizzano i contenuti duplicati

6) I LINK non devono contenere collegamenti di SPAM

7) Mi riservo comunque di NON PUBBLICARE un post se esula dal tema o se viola le regole precedenti

 

Ogni GUEST POST conterrà:

· Il NOME dell’autore

· Il suo SITO o BLOG

 

MODALITÀ DI INVIO

Il GUEST POST va inviato all’indirizzo di posta elettronica lospitedellamusa@live.it e può essere un file wpost scritto con Windows Live Writer o un file di Word.

 

PERCHÉ SCRIVERE SUL MIO BLOG?

· Perché la collaborazione è un modo per farsi conoscere e allargare i propri contatti,

· Perché lo stile diverso o le differenti conoscenze di rami del sapere danno varietà

· Perché chi ha un blog di sole ricette non pubblica post sugli Anni ’80…

· Semplicemente perché ti va…

 

martedì 26 gennaio 2010

Sei un ragazzo degli Anni ‘80?

10 particolari per scoprire se sei un ragazzo degli Anni ‘80:


  1. Il tuo passatempo era il cubo di Rubik
  2. Ricordi quando non esisteva MTV
  3. Ascoltavi l’Hit Parade su Radio Rai
  4. I tuoi idoli erano Madonna, Don Johnson, Jennifer Beals, John McEnroe
  5. Milano era “da bere”
  6. Sapevi usare un telefono a rotella e infilare i gettoni in quelli pubblici
  7. Sapevi fare la mitica “camminata sulla Luna”
  8. I tuoi capelli sfidavano la forza di gravità
  9. Ti sentivi figo con un paio di calze a rombi e i jeans con l’orlo risvoltato
  10. Commodore 64, ZX Spectrum, Atari, IntelliVision e Coleco erano il massimo per computer e videogiochi.

 

Se ti sei identificato con almeno sei delle frasi qui sopra, sei un ragazzo degli Anni ‘80! Altrimenti o non c’eri o ci sei passato senza accorgertene…

martedì 19 gennaio 2010

Eddy Huntington e USSR

Misurarsi con un ritorno in Unione Sovietica dopo la celeberrima “Back in the USSR” dei Beatles sembra un’impresa senza costrutto. Eppure l’inglese Eddy Huntington, nel 1986, vi riuscì. Risultato? Una hit da Italo-Disco senza pretese, lontano anni-luce dal capolavoro del quartetto di Liverpool, un ballabile orecchiabile leggero come gli Anni ‘80. Sfondò in Germania e in Unione Sovietica, ebbe un buon successo in Italia. Ma poco dopo Eddy abbandonò la musica, diventò un maestro elementare, si sposò e andò a insegnare in Thailandia.

 

USSR

Day in the night
Taking places in the train to Moscow
Now I’m coming back to drink some iced vodka
Landscape in white
Sun is shining through the icicles
I’m dancing in the snow to balalaika
Time can go by
But the Russian girls don’t ever seen to leave my mind
Fine, don’t see why
I should even try to leave my heart behind
USSR
I’m back into the USSR
USSR
I’m back into the USSR
Jumpin’ is right
Now this time I’m on vacation
And I’m going to have some fun rocking in Gorki Park
Time can go by
But the Russian girls don’t ever seen to leave my mind
Fine, don’t see why
I should even try to leave my heart behind
And again ( CHORUS )

sabato 16 gennaio 2010

John Ryel

La canzone usata di questo spot è “The best of my love” di John Ryel. Chi era costui? Mah, persa ogni traccia: rimane solo questo brano del 1986, che si piazzò 26° nella classifica annuale dell’hit parade, partecipò al Festivalbar e venne usato come colonna sonora di Tutto, un mensile mitico di musica e spettacolo degli Anni ‘80.

giovedì 7 gennaio 2010

Sotto il vestito niente

 

La Milano da bere degli anni ‘80 è la protagonista di “Sotto il vestito niente”, un libro e di un film che scavano nel torbido e platinato mondo della moda, vera icona di quel decennio: si pensi al caso di Terry Broome.

Il libro è opera di Marco Parma, pseudonimo sotto il quale si cela Paolo Pietroni, direttore di Amica. Il film è un thriller realizzato da Carlo Vanzina, sulle orme del maestro Brian De Palma: la bella modella protagonista è la danese Renée Simonsen, apparsa poi in un altro film “milanese” di Vanzina, “Via Montenapoleone”. La critica lo stroncò (“Sotto il look di una storia presa da un romanzetto di successo di Marco Parma c'è il vuoto”), il pubblico lo premiò con un 22° posto nella classifica del box office per il 1985. La curiosità è che il film stravolge totalmente il libro, che il regista non aveva apprezzato, diventando in effetti un’altra storia. Del resto, la prima scelta del produttore Manzotti, il grande Michelangelo Antonioni, aveva declinato l’invito…

In breve, un ranger del Wyoming “sente” che la sorella gemella Jessica si trova in pericolo – ha sognato che è stata assassinata con un paio di forbici – e corre in Italia per investigare con il commissario Danesi (interpretato da Donald Pleasance). Bob conosce il mondo della moda e le tre modelle che abitavano con la sorella. Due di esse verranno assassinate con le forbici. Un imprenditore orafo verrà arrestato per i loro delitti, mentre Jessica non si trova. Ma l’assassino non è lui… lo si scoprirà nell’agghiacciante colpo di scena finale.

Nel film, oltre alle scene girate a Yellowstone, appaiono luoghi famosi del capoluogo lombardo: il Teatro Filodrammatici, Piazza San Fedele, Piazza Meda, Piazza Duse e Piazza Duca D’Aosta con la celebre Stazione Centrale sullo sfondo.

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