mercoledì 25 agosto 2010

L’Asta tosta

Ma perché mi dice ciò?

È lui o non è lui? È lui o non è lui? Cerrrto che è lui!

Chi offre qualcosa? Chi offre qualcosa? Come dice? 1.500? Aggiudicato.

Sono tormentoni dell’«Asta tosta» (“oggetti tosti per tutti i gosti”) di "Drive in”, nella quale un giovane Ezio Greggio parodiava le vendite televisive che cominciavano allora a riempire i palinsesti delle televisioni locali. Il personaggio immancabile era sempre l’immaginario pittore Teomondo Scrofalo, con la stessa opera terribilmente kitsch, di volta in volta presentata con titolo diverso. Non mancavano improbabili oggetti riferiti ai personaggi più in voga del momento e a quelli più chiacchierati sui giornali di gossip: Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Johnny Dorelli, Alida Chelli. E c’erano anche agganci all’attualità politica, come nel caso della contestazione in Piazza Duomo con lancio di ortaggi al segretario della UIL Benvenuto.


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