Nel 1985 tutti noi che seguivamo Drive in facemmo la conoscenza di un nuovo personaggio, il bocconiano calabrese fuori sede. Lo interpretava Sergio Vastano, un cabarettista romano trentatreenne. Il “bocconiano”, studente di Economia e Commercio alla prestigiosa Università Bocconi di Milano, entrava in scena tra le auto, i bar e le “ragazze fast-food” e incominciava a raccontare la sua storia. Invariabilmente si arrivava a qualcosa legato al numero 18 e lì il bocconiano, con spiccato accento calabrese, che fosse l’amaro 18 Isolabella o l’autobus numero 18, gridava: “Ma io il 18 lo rifiuto! Ha capito? Io il 18 lo rifiuto” giocando naturalmente sulla votazione universitaria, dove il 18 equivale alla sufficienza minima.
1 commento:
ahaha vastano era un mito a drive in chissà che fine ha fatto; io sono calabrese ti assicuro che di tipi così ce ne sono un shacchoo ... aja lu bocchhonianu...
tra i tanti mi ricordo anche d'angelo la tavanata galatticca di greggio i tre tre il paninaro faletti etc
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