Gli Anni '80 furono anni molto "americani": l'«edonismo reaganiano» con cui Roberto D'Agostino li bollò è un'azzeccata definizione. Una delle "religioni" a stelle e strisce è il football americano e, puntualmente, lanciate sugli schermi Fininvest a tarda ora, ben oltre la seconda serata, con il commento di Guido Bagatta, arrivarono anche in Italia le partite della NFL. Il Superbowl, l'atto conclusivo che si tiene un lunedì di gennaio, veniva trattato con la pubblicità e l'interesse che si dedica alla Notte degli Oscar.
Esplose dunque la mania per questo sport di cui gli italiani non capivano niente, e di cui ancora oggi, nonostante tutto, ancora non capiscono le regole. Però l'America era lì nei nostri salotti e a scuola si faceva uso di quel linguaggio da iniziati, si parlava di kick off e di touch down, di yards e quarterback, tanto però tutti sapevano che quello che davvero si osservava bene erano le cheerleaders... Si buttavano lì nomi: Joe Montana, i Dallas Cowboys, i Pittsburgh Steelers. I loghi delle squadre della NFL cominciarono ad apparire sulle copertine dei quaderni, sugli adesivi, sui gadget.
Esplose dunque la mania per questo sport di cui gli italiani non capivano niente, e di cui ancora oggi, nonostante tutto, ancora non capiscono le regole. Però l'America era lì nei nostri salotti e a scuola si faceva uso di quel linguaggio da iniziati, si parlava di kick off e di touch down, di yards e quarterback, tanto però tutti sapevano che quello che davvero si osservava bene erano le cheerleaders... Si buttavano lì nomi: Joe Montana, i Dallas Cowboys, i Pittsburgh Steelers. I loghi delle squadre della NFL cominciarono ad apparire sulle copertine dei quaderni, sugli adesivi, sui gadget.
Nel 1981 c'era stato anche il primo campionato italiano, giocato da sole cinque squadre: Aquile Ferrara, Frogs Gallarate, Rams Milano, Rhinos Milano e Giaguari Torino. In breve il movimento si allargò e nacquero altri team: i fortissimi Lions Bergamo, i Panthers Parma, i Giants Bolzano, i Pharaones Garbagnate, i Warriors Bologna, i Gladiators Roma... A Rimini nel 1987 per il Superbowl tra Seamen Milano e Frogs Legnano, vinto da questi ultimi per 27 a 24, gli spettatori sulle tribune erano 25.000, più di quelli che assistevano allora a una partita di calcio di serie B.
Poi basta. Il campionato di football americano si gioca ancora ma è divenuto sport di nicchia, lontano dalle televisioni e dai facili entusiasmi. Ma, notizia di ieri, i Seamen di Milano, ormai composti da quarantenni e cinquantenni, si rimettono insieme e torneranno a giocare: si sono trovati su Facebook e non si sono accontentati di una pizza per ricordare i vecchi tempi...
4 commenti:
nn l'ho mai amato credo dipenda dal fatto che nn riesco a capire le regole....
È così anche per me. Ho già fatto fatica a capire il baseball, che ha regole molto più semplici. È stata una stagione così, come quella della vela con "Il Moro di Venezia" quando tutti parlavano di rande, strambate e boma...
meglio il rugby....più gioco e meno regole
ragazzi un favore grande mi dite dove posso trovare una scuadra di football americano a milano e dintorni io abbito a buccinasco vicino corsico assago per avertirmi questa e la mia email
einstein.mirko@hotmail.it
plese please please
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