UN GUEST POST di BUBA
Nel lontano 1985 era ancora molto usata, ora è a tutti gli effetti un pezzo da museo.
Sto parlando della mitica Olivetti Lettera 35, macchina da scrivere dall’inconfondibile design, utilizzata negli uffici e dagli scrittori.
Me la ricordo molto bene perché la adoperavo nel biennio della scuola superiore. Era uno strumento di tortura. La materia era la dattilografia, lo scopo era quello di insegnarci ad usarla in scioltezza, senza guardare la tastiera. Per fare ciò eravamo obbligati a ricoprirla con un panno rettangolare, ai cui estremi era legato l’elastico delle mutande che girava attorno alla macchina.
Sotto il panno, le mani sudavano copiosamente (per lo meno le mie), i tasti venivano premuti vigorosamente da dita incerte.
Mi sembra ancora di sentire l’odore dell’inchiostro, il clangore dei tastini che arrivavano sul foglio in tre o quattro contemporaneamente, il nastro che spesso si aggrovigliava con effetti disastrosi.
L’ho odiata con tutta me stessa, i miei genitori me l’avevano regalata : dovevo esercitarmi per due ore al giorno, in quanto non ero riuscita a coordinare il pensiero con il movimento delle dita e i voti erano bassissimi.
All’Olivetti Lettera 35 è seguita la macchina da scrivere elettrica e poi la tastiera dei primi PC.
Anche adesso, a distanza di 25 anni, sono impacciata, guardo sempre la tastiera del personal computer, inverto le lettere, e ogni tanto ci infilo la tanto odiata ù situata vicino all’invio….
Insomma, l’attrezzo si è evoluto, ma le capacità della dattilografa purtroppo sono rimaste invariate…
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Fotografia © http://wwwcdf.pd.infn.it
L'AUTRICE DEL GUEST POST:
BUBA ha un bel blog di poesia: LA BOTTEGA DELLE EMOZIONI
3 commenti:
Complimenti alla Guest post...
e all'inventore di...Guest post...:)
insomma ciaooo a entrambi...
Vania
eh, ho voluto dare un tocco di vernice al Cubo, una rinfrescatina.
Grazie
...bella rinfrescatina...
magari se mi viene in mente qualcosa ...provo a inviartela...:)
ciao Vania
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