lunedì 12 gennaio 2009

Tutto in una notte

Uno dei miei film preferiti degli Anni '80 è una commediola del 1987, intitolata in originale "Adventures in babysitting", ma tradotta in italiano come "Tutto in una notte".

La protagonista è la bella Elisabeth Shue, che apparirà poi in vesti ben più conturbanti in altri film come "Leavin' Las Vegas": interpreta la diciassettenne Chris Parker, che, saltato un appuntamento con il boyfriend, si trova disponibile a fare da babysitter agli Anderson, che devono andare a un party nel centro di Chicago. La situazione è subito complicata dalla telefonata dell'amica del cuore Brenda: vuole che la vada a prendere alla stazione degli autobus, piange, è confusa e disperata.

Chris non si perde d'animo, carica in macchina l'adolescente Brad e la sua sorellina Sarah, che ha un'adorazione per Thor, il dio scandinavo. In auto si infila anche l'amico di Brad, il molesto Darryl. Dalla periferia il gruppetto viaggia alla volta della città per salvare Brenda: e qui cominciano le incredibili avventure, dallo scoppio di uno pneumatico sull'autostrada alla sua riparazione da parte di un meccanico uguale a Thor (il grande Vincent D'Onofrio, soldato Pyle di "Full Metal Jacket" e detective Goren di "Criminal Intent"), dal confronto con due gang rivali che poi li inseguiranno, a una non voluta performance in un club di blues, con il leggendario Albert Collins, dalla scenata in un ristorante dove Chris avvista casualmente il suo ragazzo a cena con un'altra a scene mirabolanti nel grattacielo dove sono al party gli Anderson.

Naturalmente tutto è bene quel che finisce bene: Brenda è tratta in salvo e i ragazzi sono a letto prima del ritorno dei genitori, ma quanta fatica e quanta adrenalina!

Il film, diretto da Chris Columbus, che poi sfonderà con "Mamma, ho perso l'aereo", "Mrs Doubtfire" e "Harry Potter", conta su una colonna sonora di tutto rispetto: R&B, rock, blues. Lo apre una splendida canzone delle Crystal, "Then he kissed me" e c'è una spassosa "Babysitting Blues" cantata dai ragazzi in fuga dalle gang e da Albert Collins al club di blues: "Nessuno lascia questo posto senza cantare il blues..."

4 commenti:

the Tramp ha detto...

Gran bel film, mi ricorda la mia adolescenza.Complimenti per il blog, l'ho scoperto da poco ma da oggi lo seguirò con attenzione. A presto.PS: scambio link?

DR ha detto...

D'accordo per lo scambio link. Lascio un messaggio sul tuo blog.

chiara ha detto...

adoro gli anni 80 e adoro questo film..una volta era tutto più vero..bel blog passerò ancora di qui ..

DR ha detto...

grazie, Chiara

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