"Crises" è il decimo album di Mike Oldfield, uscito nel 1983: il lato 1 dell'LP è interamente occupato dalla traccia che dà il titolo all'album, che crea un'atmosfera di tensione e presentimento grazie all'uso di strumenti elettronici quali il Quantec Room Simulator. Il lato 2 si apre con il pezzo più famoso, uno dei più noti dell'artista britannico, "Moonlight shadow", cantato dalla splendida voce da soprano di Maggie Reilly, che prosegue la sua collaborazione con Mike Oldfield. La Reilly canta anche "Foreign affair", di cui è coautrice per il testo.
Collaboratori eccellenti anche per altri brani di "Crises": Jon Anderson, leader degli Yes e parte del progetto di Vangelis in quel periodo, canta "In high places", di cui ha scritto anche parte del testo. Roger Chapman, voce dei Family, dà lustro al rock ringhioso di "Shadow on the wall", guidato dalle chitarre e dal banjo di Mike. Chitarre che appaiono anche nel pezzo strumentale "Taurus 3" che prosegue la serie iniziata negli album precedenti: l'assolo di Oldfield con gli strumenti a corde è accompagnato solo dalle percussioni di Simon Phillips.
Il disco venne registrato tra il novembre 1982 e l'aprile 1983 negli studi di Denham, in Inghilterra, ed entrò al quarto posto della top ten britannica anche con il singolo "Moonlight shadow", che si piazzò al primo posto in Italia, Svezia, Norvegia, Svizzera, Austria e Germania e al secondo in Olanda.
Collaboratori eccellenti anche per altri brani di "Crises": Jon Anderson, leader degli Yes e parte del progetto di Vangelis in quel periodo, canta "In high places", di cui ha scritto anche parte del testo. Roger Chapman, voce dei Family, dà lustro al rock ringhioso di "Shadow on the wall", guidato dalle chitarre e dal banjo di Mike. Chitarre che appaiono anche nel pezzo strumentale "Taurus 3" che prosegue la serie iniziata negli album precedenti: l'assolo di Oldfield con gli strumenti a corde è accompagnato solo dalle percussioni di Simon Phillips.
Il disco venne registrato tra il novembre 1982 e l'aprile 1983 negli studi di Denham, in Inghilterra, ed entrò al quarto posto della top ten britannica anche con il singolo "Moonlight shadow", che si piazzò al primo posto in Italia, Svezia, Norvegia, Svizzera, Austria e Germania e al secondo in Olanda.
MOONLIGHT SHADOW (1983)
The last thatever she saw him
Carried away by a moonlight shadow
He past on worried and warning
Carried away by a moonlight shadow
Lost in a riddle that saterday night
Far away on the other side
He was caught in the middle of a desperate fight
And she couldn't find how to push through
The trees that whisper in the evening
Carried away by a moonlight shadow
Sing a song of sorrow and greeving
Carried away by the moonlight shadow
All she saw was the silhouette of a gun
Far away on the other side
He was shot six times by a man on the run
And she couldn't find how to push through
I stay
I pray
I see you in heaven far away
I stay
I pray
I see you in heaven one day
Fall down in the morning
Carried away by a moonlight shadow
I watched your vision falling
Carried away by a moonlight shadow
A star was glowing in the silvery night
Far away on the other side
Where you come to talk to me this night
But she couldn't find how to push through
I stay
I pray
I see you in heaven far away
I stay
I pray
I see you in heaven one day
Caught in the middle of a hundered fight
The night was heavy and the elvis of life
But she couldn't find how to push through
Carried away by a moonlight shadow
Carried away by a moonlight shadow
6 commenti:
Una canzone bellissima, anche se ormai, ogni volta che la sento, rivedo un giovane Amendola in Vacanze di Natale!
grandiosaa..mi ricordo il ritornello come lo cantava:D
Meno male che non ho visto il film, allora... Di Amendola sono rimasto a "Vacanze in America" del 1984.
Io mi riferivo a "Vacanze di Natale" dell'83, quindi sicuramente l'hai visto.Il primo della serie, girato in tempi non sospetti.
Mi dispiace, ho rimosso... doveva essere orrendo e probabilmente l'ho visto, ma la serie è stata inflazionata negli anni successivi. Meglio però quello americano con De Sica-Don Buro e Jerry Calà-Peo Colombo. Anche lì c'era una colonna sonora mica male (country-rock-folk-oldies, un po' di tutto).
Canzone incredibilmente bella.
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