L'evoluzione dei palloni da calcio portò a "Tango", che venne utilizzato sia nei mondiali d'Argentina del 1978 sia in quelli a noi tanto cari di Spagna 1982. Il solito pallone che tutti avevamo conosciuto, quello a pentagoni bianchi e neri (che si chiamava Telstar e veniva dai mondiali messicani del 1970) mutava aspetto: i pentagoni neri diventavano bianchi su quelli già bianchi era impresso un disegno nero, che a dire il vero più che il tango ricorda un tanga! Comunque, serviva a realizzare dei larghi cerchi bianchi sulla struttura.
Il pallone del 1978 e quello del 1982 erano molto simili: a parte le scritte relative al mondiale, il secondo riportava anche lo stemma dell'Adidas. Un po' più diversa la sfera per i campionati del mondo del 1986 in Messico: il disegno rimaneva lo stesso, ma solcato da disegni etnici degli Aztechi - da qui il nome, "Azteca" - e le scritte da nere si fecero rosse.
Analogamente l'Adidas si comportò per Italia '90: presentò "Etrusco", dove i fregi aztechi lasciarono il posto a un leone etrusco e le scritte ritornarono nere. Solo nel nuovo millennio sarebbe cambiata la filosofia, con il Fevernova: infatti sia nel 1994 che nel 1998 i palloni erano praticamente dei cloni di Tango.
4 commenti:
Io ce l'ho ancora...lo custodisco gelosamente nel mio armadio. Grz per aver aggiunto il nostro blog alla tua lista anche noi lo abbiamo fatto. A presto Bim (...e anche bum bam)
Quanti ne ho calciati di Tango (e quanti me ne hanno fatti sparire: le vicine di casa ci sequestravano i palloni ogni volta che glieli mandavamo sui balconi...ah ah ah).Buona domenica.
Eh, tutti abbiamo calciato il Tango sognando di essere Paolo Rossi. Purtroppo, tutto quello che mi rimane è un temperamatite a forma di Tango!
io ci fracassai, letteralmente, il vetro della finestra della mia vicina...la mia preoccupazione era solo questa "speriamo che nn s'è bucato!""
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