Nel luglio 1985 la Commodore mise in commercio un computer che era veramente all'avanguardia, avendo delle caratteristiche che sarebbero apparse sul mercato dei concorrenti solo anni dopo: era l'Amiga 1000, creato da Jay Miner, già "padre" degli Atari 400 e 800. La macchina era stata in origine concepita per i giochi "sparatutto" ma, viste le sue funzioni, venne trasformata in un vero e proprio computer, apprezzatissimo da chi aveva necessità di usare la grafica e le animazioni.
Le sue caratteristiche principali - per quei tempi davvero straordinarie! - erano un'interfaccia grafica GUI a 32-bit, un suono stereo a quattro canali, modalità video fino a 4096 colori, schermi multipli a diversa risoluzione, oltre al lettore floppy da 3" 1/2. Naturalmente tutte queste qualità costavano: l'Amiga 1000 era venduto negli Stati Uniti a 1790 dollari, completo di monitor RGB.
La CPU era il Motorola 68000 @ 7.14 MHz, con RAM di 256 K; la risoluzione video era 320X200 a 4096 colori e 640x400 a 16 colori.
La CPU era il Motorola 68000 @ 7.14 MHz, con RAM di 256 K; la risoluzione video era 320X200 a 4096 colori e 640x400 a 16 colori.
3 commenti:
Che mito!Pensare che oggi farebbe perdere la pazienza ad un monaco tibetano....
"Come invecchiano in fretta gli oggetti, una Balilla è già come una colonna dorica" scrisse Gesualdo Bufalino nel 1987 (Il malpensante).
Ecco, l'Amiga 1000 oggi sarebbe quello che rappresentava a quei tempi la gloriosa macchina per scrivere "Lettera 22".
miticooo....ce l'avevamo tutti e 3!
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