Nel 1985 un vecchio modo di dire assurse a nuova notorietà grazie a una delle prime televendite e a un presentatore fiorentino che vestiva con eleganza.
Lo slogan, che seguiva alla presentazione dei mobili Aiazzone di Biella, era "Provare per credere", accompagnato da un gesto del conduttore: al "provare" muoveva la mano come se stesse mescolando le palline della tombola, al "credere" levava il pollice come Fonzie (il segno usato nei film sulla Roma imperiale per concedere la grazia ai gladiatori sconfitti, anche se in realtà quello era il gesto dell'uccisione - la grazia era concessa infilando il pollice nell'altro pugno, ma questa è un'altra storia...)
Il presentatore che aveva reso popolari le televendite era Guido Angeli, morto l'altro ieri a 77 anni. La sua "casa" era Rete A, emittente dell'editore Peruzzo. Quando nel 1986 Giorgio Aiazzone morì in un incidente aereo in Lomellina, Guido Angeli si lanciò in un appassionato panegirico con una sedia vuota nello studio: 45 minuti che fecero scalpore.
Quello stesso anno Angeli, che aveva lanciato anche il tormentone "In tutta Italia, isole comprese", incise un disco, intitolato "Provare per credere", che divenne colonna sonora degli spot Aiazzone. L'anno dopo fu protagonista di un film dallo stesso titolo con Tinì Cansino, stella di "Drive in", e Pamela Prati.
Poi vennero i '90 e la magia non c'era più...
Lo slogan, che seguiva alla presentazione dei mobili Aiazzone di Biella, era "Provare per credere", accompagnato da un gesto del conduttore: al "provare" muoveva la mano come se stesse mescolando le palline della tombola, al "credere" levava il pollice come Fonzie (il segno usato nei film sulla Roma imperiale per concedere la grazia ai gladiatori sconfitti, anche se in realtà quello era il gesto dell'uccisione - la grazia era concessa infilando il pollice nell'altro pugno, ma questa è un'altra storia...)
Il presentatore che aveva reso popolari le televendite era Guido Angeli, morto l'altro ieri a 77 anni. La sua "casa" era Rete A, emittente dell'editore Peruzzo. Quando nel 1986 Giorgio Aiazzone morì in un incidente aereo in Lomellina, Guido Angeli si lanciò in un appassionato panegirico con una sedia vuota nello studio: 45 minuti che fecero scalpore.
Quello stesso anno Angeli, che aveva lanciato anche il tormentone "In tutta Italia, isole comprese", incise un disco, intitolato "Provare per credere", che divenne colonna sonora degli spot Aiazzone. L'anno dopo fu protagonista di un film dallo stesso titolo con Tinì Cansino, stella di "Drive in", e Pamela Prati.
Poi vennero i '90 e la magia non c'era più...
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