Nel 1981 la Muse fece uscire il videogioco “Castle Wolfenstein”, uno dei primi giochi d’azione che necessitava però di ragionamenti ponderati. La visuale che si aveva delle stanze del castello era quella dall’alto.
La missione era di infiltrarsi nel quartier generale nazista e di trovare i piani di guerra segreti nascosti da qualche parte nel castello. Per riuscirci occorreva usare stratagemmi, recuperare armi e munizioni e anche travestirsi da soldato nazista. Temibili invece erano le SS, dotate di giubbotto antiproiettile e in grado di riconoscere il travestimento.
Il gioco, inizialmente per Apple II, uscì poi per Atari, DOS e Commodore 64. La saga proseguì negli anni successivi con “Beyond Castle Wolfenstein” e “Wolfenstein 3D”. La sua particolarità era l’uso di voci digitalizzate, allora una novità su personal computer.
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