lunedì 8 dicembre 2008

Mark David Chapman


L'8 dicembre del 1980 un uomo, Mark David Chapman, attese parecchie ore nel freddo di una strada newyorkese davanti al Dakota Building. Due mesi prima aveva lasciato il suo lavoro, si era licenziato firmando l'uscita con il nome di un personaggio famoso e scrivendo come motivazione che "aveva problemi personali da risolvere". Comperò una pistola, saluto la madre con una cena di addio e si imbarcò sul volo per New York con un biglietto di sola andata. Nella Grande Mela sorse però un problema insormontabile: per acquistare i proiettili per la sua .38 aveva bisogno di un documento, almeno di una patente di guida.

Chapman volò allora ad Atlanta a visitare un vecchio amico, riuscì a comperare i proiettili e rimase là un po' a fare pratica nei boschi. Ai primi di novembre tornò a New York: in tasca aveva una lista di celebrità da assassinare. Ma non riuscì a incontrarle. La sua mente era disturbata: volò alle Hawaii, ad Honolulu. A dicembre ritornò a New York, prese una camera allo Sheraton Center Hotel sulla Settima Avenue e preparò un tabellone con i suoi propositi ed il suo piano.

L'8 dicembre del 1980 si appostò fuori dal Dakota Building e aspettò. Quando arrivò John Lennon, la star che aveva fondato i Beatles e che li aveva costretti allo scioglimento a causa di Yoko Ono, Mark David Chapman gli sparò cinque colpi alla schiena, uccidendolo.
Il nome con cui aveva firmato il suo licenziamento due mesi prima era proprio quello dell'ex Beatle.





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