Nel 1984 un film americano sbancò i botteghini con un fortunato mix di musica e gioventù: "Footloose". Piacque probabilmente perché interpretava l'eterna lotta tra il piacere innocente e la rigida morale, tra le vedute aperte dei giovani e quelle più chiuse degli adulti.
A Bomont, piccola cittadina del Midwest, la comunità ha bandito il ballo e altri svaghi dopo un terribile incidente costato la vita a quattro ragazzi di ritorno da una festa danzante - quelle che adesso si chiamano "le stragi del sabato sera". L'elemento perturbante diventa allora un ragazzo di città, che si trova improvvisamente in quell'incubo di divieti e proibizioni guidato dal reverendo Shaw Moore (John Lithgow), pastore della locale chiesa.
Il ragazzo, Ren Mc Cormick (Kevin Bacon) che gira con un Maggiolone giallo nelle strade dove circolano solo pick-up e macchine agricole, abituato alla vita di Chicago, non ci sta e si ribella con l'aiuto della figlia del reverendo, Ariel (Lori Singer, già nella prima stagione di "Saranno famosi", dove interpretava la violoncellista Julie Miller), e l'amico Willard (Chris Penn). Prova a modificare la situazione attraverso la legge, cercando di convincere l'assemblea cittadina che il ballo non è il male, utilizzando la Bibbia per controbattere le convinzioni del pastore. Quando tutto sembra perduto, ecco però la benedizione per il ballo di fine anno scolastico, organizzato fuori città, giunta in extremis dopo un aspro conflitto tra il pastore e la figlia. "Io non sono una santa" gli grida Ariel "E non sono nemmeno vergine!". L'intervento della madre (Dianne Wiest) sarà risolutivo.
Eccezionale la colonna sonora, con canzoni entrate nelle hit parade di quell'anno: da "Footloose" di Kenny Loggins a "Holding out for a hero" di Bonnie Tyler, dal tema del film "Almost Paradise" a "Dancing in the streets" di Shalamar. Il videoclip entrava prepotentemente nel cinema, come già successo per "Flashdance" l'anno prima, e come succederà nel 1986 con "Nove settimane e mezzo". Nel cast anche una giovane Sarah Jessica Parker, nel ruolo di Rusty.
I titoli di testa sono molto originali: scorrono su una serie di piedi che danzano, calzati delle scarpe più varie: ci sono anche quelle di rete, altra stravaganza degli Anni '80.
A Bomont, piccola cittadina del Midwest, la comunità ha bandito il ballo e altri svaghi dopo un terribile incidente costato la vita a quattro ragazzi di ritorno da una festa danzante - quelle che adesso si chiamano "le stragi del sabato sera". L'elemento perturbante diventa allora un ragazzo di città, che si trova improvvisamente in quell'incubo di divieti e proibizioni guidato dal reverendo Shaw Moore (John Lithgow), pastore della locale chiesa.
Il ragazzo, Ren Mc Cormick (Kevin Bacon) che gira con un Maggiolone giallo nelle strade dove circolano solo pick-up e macchine agricole, abituato alla vita di Chicago, non ci sta e si ribella con l'aiuto della figlia del reverendo, Ariel (Lori Singer, già nella prima stagione di "Saranno famosi", dove interpretava la violoncellista Julie Miller), e l'amico Willard (Chris Penn). Prova a modificare la situazione attraverso la legge, cercando di convincere l'assemblea cittadina che il ballo non è il male, utilizzando la Bibbia per controbattere le convinzioni del pastore. Quando tutto sembra perduto, ecco però la benedizione per il ballo di fine anno scolastico, organizzato fuori città, giunta in extremis dopo un aspro conflitto tra il pastore e la figlia. "Io non sono una santa" gli grida Ariel "E non sono nemmeno vergine!". L'intervento della madre (Dianne Wiest) sarà risolutivo.
Eccezionale la colonna sonora, con canzoni entrate nelle hit parade di quell'anno: da "Footloose" di Kenny Loggins a "Holding out for a hero" di Bonnie Tyler, dal tema del film "Almost Paradise" a "Dancing in the streets" di Shalamar. Il videoclip entrava prepotentemente nel cinema, come già successo per "Flashdance" l'anno prima, e come succederà nel 1986 con "Nove settimane e mezzo". Nel cast anche una giovane Sarah Jessica Parker, nel ruolo di Rusty.
I titoli di testa sono molto originali: scorrono su una serie di piedi che danzano, calzati delle scarpe più varie: ci sono anche quelle di rete, altra stravaganza degli Anni '80.
TITOLI DI TESTA
TRAILER ORIGINALE
DUELLO CON LE RUSPE
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