Nel 1988 uscì un film che fece epoca per le sue tecniche d'avanguardia, "Chi ha incastrato Roger Rabbit". Per girarlo il regista Robert Zemeckis il produttore Steven Spielberg ed il team alla Touchstone Pictures e alla Industrial Light & Magic si avvalsero di più di mille effetti speciali visivi e di 57 minuti di sequenze con animazioni interattive. Il risultato è una perfetta fusione di animazioni e immagini dal vivo.
Gli attori in carne ed ossa - Bob Hoskins nel ruolo del detective Eddie Valiant, Christopher Lloyd in quello del perfido giudice Doom, Stubby Kaye in quello di Marvin Acme - dovettero recitare davanti al nulla, riempito poi da personaggi a cartoni animati. La stessa Los Angeles degli Anni '40 fu ricostruita negli studi londinesi di Elstree.
Gli attori in carne ed ossa - Bob Hoskins nel ruolo del detective Eddie Valiant, Christopher Lloyd in quello del perfido giudice Doom, Stubby Kaye in quello di Marvin Acme - dovettero recitare davanti al nulla, riempito poi da personaggi a cartoni animati. La stessa Los Angeles degli Anni '40 fu ricostruita negli studi londinesi di Elstree.
Zemeckis, che aveva girato qualche anno prima anche "Ritorno al futuro" riuscì nell'impresa di far convivere realisticamente umani e cartoni. La storia prende avvio nel 1947 a Hollywood, dove le star dei cartoni convivono con gli umani nella vicina città di Cartunia. Per scagionare uno di questi, un coniglio geloso e divertente, dall'accusa di omicidio, lo scalcinato detective Valiant deve fare i conti con il suo passato e inoltrarsi nel colorato mondo di Cartunia, per debellarvi anche il terrore sparso dall'inquietante giudice Doom, che ha l'abitudine di sciogliere i personaggi a cartoni animati in un liquido, detto salamoia. Il lieto fine naturalmente è assicurato.
Nel film ci sono dei "cameo" di personaggi celebri dei cartoni, l'elefantino Dumbo, Betty Boop e Topolino, per esempio. C'è il taxi Benji, antropomorfico ma utile per gli spostamenti e c'è la presenza di una conturbante vamp animata, la moglie tutta curve di Roger, Jessica Rabbit, uno dei caratteri più riusciti, una cascata di capelli rossi ed un tubino scintillante e mozzafiato, chiaro riferimento alla Rita Hayworth di "Gilda". Sua è una celebre battuta: "Non sono cattiva, è che mi disegnano così".
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