Per tutti gli Anni ‘80 prima del TG1 delle 20 andò in onda una breve trasmissione divenuta un cult: "Almanacco del giorno dopo" in realtà era una rubrica dello stesso telegiornale, che serviva da traino, insieme a “Che tempo fa?”, che seguiva. Iniziata nel 1976, fu cancellata nel 1994. Durava solo sette-otto minuti e veniva trasmessa dal lunedì al sabato alle 19.45. La presentava l’annunciatrice Paola Perissi, che dal 1987 si alternò con la collega Peppi Franzelin.
La sigla era un carosello di stampe secentesche raffiguranti i mesi, sulla musica medievale della “Chanson baladée” di Guillaume de Machault.
Venivano forniti i dati sull’orario dell’alba e del tramonto e la biografia del santo del giorno seguente. Poi la rubrica “Domani avvenne”, con un breve filmato documentario dedicato a un evento storico, quindi un inserto con l’alternarsi ogni giorno di vari esperti: la cucina con Vincenzo Buonassisi, gli animali con Danilo Mainardi, le pietre con Sabatino Moscati, l’italiano con Cesare Marchi, la terra con Luigi Bignami, il galateo con il conte Giovanni Nuvoletti, il trucco con Diego Della Palma.
Una citazione letta da uno speaker chiudeva la trasmissione. Partiva la sigla, raffigurante un uomo con il cartiglio “È finita la comedia”.
“L’Almanacco del giorno dopo” ha lasciato molta nostalgia: nel 2007 la Rai lo ha ripristinato, ma programmandolo alle due di notte! Lo presenta Alessandra Canale e consta degli orari di alba e tramonto, del santo del giorno e di un proverbio. Alla radio la rubrica è inserita in “Tornando a casa” su Radiouno, bel programma condotto da Enrica Bonaccorti.
ALMANACCO DEL GIORNO DOPO
3 luglio 1980
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