“Questa è la ballata di Bo e Luke, due ragazzi in gamba con una marcia in più, corre l' auto corre e sfreccia a tutto gas, la città non dorme mai con Bo e Luke, Bo e Luke. Loro certamente no non sono eroi, ma scavezzacolli proprio come noi, con i loro stivaletti da cowboy vanno sempre in mezzo ai guai, Bo e Luke, Bo e Luke. Non cercano un trofeo, ma trasformano in rodeo ogni prato libero ad Hazzard, insieme notte e giorno e succede un finimondo, trema lo sceriffo qui ad Hazzard”
Con questa sigla, che stravolgeva secondo tradizione italiana la ballata di Waylon Jennings nell’edizione originale, nei primi anni Ottanta si apriva un telefilm americano di ambientazione country molto amato: “Hazzard”.
Protagonisti sono i cugini Bo e Luke Duke, che aiutano lo zio Jesse in una fattoria della contea di Hazzard, in Georgia, non lontano da Atlanta. Scorrazzano per le stradine di campagna a bordo del “Generale Lee” una Dodge Charger arancio dal motore potente e dagli ammortizzatori incredibilmente elastici, verniciata di vermiglio con una enorme bandiera sudista dipinta sul tetto e il numero 01 sulle portiere saldate: entrano dai finestrini, chi non ha provato a farlo dopo aver visto il telefilm? Con loro la cugina Daisy Duke, perennemente in short, tanto che quell’indumento negli Anni ‘80 negli Stati Uniti verrà chiamato “Daisy-Duke”. Lei è barista al Boar's Nest e viaggia su una jeep bianca. Lo zio guida un vecchio ma efficace pick-up.
Fin qui niente di strano. Il problema sta nel passato dei ragazzi: sono in libertà vigilata per una storia di contrabbando di whisky. Il cattivo è il commissario di contea, il grasso Boss J.D. Hogg, sempre vestito di bianco con un cappello texano dello stesso colore e sigaro in bocca. Tenta in ogni modo di cogliere i ragazzi Duke con le mani nel sacco e di far perdere la casa, di cui possiede l’ipoteca, allo zio Jesse. La sua avidità lo porta però sempre nei guai e alla mercé di loschi figuri che solo i Duke sanno sgominare. Con Boss Hogg ci sono l’imbranato sceriffo Rosco P. Coltrane, con il suo cane Flash e il vicesceriffo - prima Cletus, poi Enos, entrambi pasticcioni.
I Duke con il loro Generale Lee sono imprendibili, corrono velocissimi e saltano i fiumi senza aver bisogno di alcun ponte. Gli inseguitori naturalmente ci si impastano. Alle ammaccature del Generale Lee ci pensa il loro meccanico di fiducia, Cooter. Alla fine è sempre la solita vecchia storia del bene e del male. E il bene trionfa sempre
Da segnalare che, in seguito a contrasti tra gli attori che impersonano Bo e Duke e la produzione, per un certo periodo i cugini furono sostituiti da altri due cugini, simili a loro anche fisicamente, Coy e Vance, senza che mutasse nulla. In totale 147 episodi da 48 minuti per sette stagioni.
MEMORABILIA
- “Pecorelle smarrite” il nick CB di Bo e Luke (i telefonini non c’erano negli Ottanta)
- I Duke non possono usare armi da fuoco: talvolta usano archi e frecce incendiarie
- Il confine della contea è un incubo: i Duke non possono superarlo, pena l’arresto
- Nel telefilm sono stati usati ben 300 “Generale Lee”: se ne sono salvati solo 17
- La targa del Generale Lee: CNH 320 Georgia
- Il clacson del Generale Lee: Dixie
- Lo spin-off di Hazzard: “Enos”, il timido vicesceriffo innamorato di Daisy è trasferito a Los Angeles ed ha una serie tutta sua
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