Negli Anni ‘80 50.000 lire erano ancora una bella somma: valevano ben di più rispetto al nominale odierno di 25,82 Euro. A causa dell’inflazione poi le 50.000 lire del 1980 valevano in potere d’acquisto più del doppio di quelle del 1989. Una lira virtuale del 2008 valeva ben 4,6 lire nel 1980, ma già 2,3 lire nel 1985 e 1,8 nel 1989. Per capirci meglio, è come se nel 1980 con un euro di oggi si sarebbe potuto comprare quello che oggi costerebbe 4,60 euro.
All’inizio del decennio i fortunati possessori avevano nel portafogli o nel fermaglio l’esemplare con il “volto di donna”, unico caso di banconota repubblicana non dedicata a un personaggio celebre con l'analogo pezzo 100.000 lire, escludendo il taglio da 500 lire. In realtà una donna che assomigliava alla figura di fantasia ritratta dall’incisore, quando il biglietto uscì, nel 1977, fece causa all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, perdendo. Sul retro è raffigurato un edificio con colonnato. Queste 50.000 lire rimasero in circolazione fino al 30 novembre 1986.
Immagine: Wikimedia
Da più di un anno era stata distribuita la banconota con Gian Lorenzo Bernini, che resterà in corso fino all’arrivo dell’euro, subendo però un restyling nel 1992. La figura del Bernini stampata sul fronte è tratta dall’”Autoritratto” dell’artista esposto alla Galleria Borghese di Roma; al centro la fontana del Tritone e la pianta della chiesa romana di Sant’Anna. Sul retro il “Costantino a cavallo” e la sezione della “Scala regia”.
Immagine: Simone Rossi
In una scena di “Il ragazzo del Pony Express”, del 1986, il protagonista Ago Brachetti (Jerry Calà), neo-laureato senza lavoro - i tempi non erano diversi da adesso - riceve da un’amica una banconota da 50.000 lire come contributo per acquistare una Vespa d’occasione e diventare un “pony express”. Calà esclama: “Ciao, Gian Lorenzo! Era da un po’ che non ci vedevamo noi due…”
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