sabato 7 giugno 2008

Le musicassette


LA STORIA

Le musicassette, o cassette audio, furono messe in commercio nel 1963 dalla Philips.
Nel 1971 venne posto sul mercato il primo registratore con il Dolby per la riduzione del rumore.
Nel 1982 nacquero i primi compact disc, che sfondarono solo qualche anno dopo. Le cassette audio aggiunsero alle classiche durate 46, 60 e 90 minuti anche quelle da 54 e 76. I walkman erano gli iPod di allora: li avevano tutti!
Nel 1992 ancora Philips passò al DCC, sistema di registrazione digitale, che abortì subito per la diffusione di altri supporti.
Nel 1999 apparvero i masterizzatori CD. La vendita delle cassette vergini subì un crollo verticale e inarrestabile: dai 69 milioni venduti nel 1995 ai 15 del 2003, fino ai 2,5 del 2007. La tecnologia mp3 e l'iPod hanno uccise le musicassette.


NEGLI ANNI '80

La cassetta era il mezzo più veloce e comodo per ascoltare, archiviare e trasportare musica: il vinile veniva riversato subito per evitare che ripetuti ascolti lo graffiassero irrimediabilmente. Le musicassette erano più versatili e non si rovinavano troppo.
Si copiavano gli LP, certo, ma si registrava anche dalle radio e si mischiavano i brani in personalissime compilation che poi venivano abbellite anche con copertine di fantasia.


IL LIBRO

È da poco uscito un volume di Thurston Moore, chitarrista e voce dei Sonic Youth, per le edizioni ISBN: "Mix Tape", raccoglie mix e copertine di cassette che hanno contato per personaggi in vista.

IL SITO

http://muxtape.com/ raccoglie fino a dodici brani dei nostri mix e li presenta sotto forma di cassetta. Democraticamente è possibile mettere in rete una sola compilation.
La mia è "Il cubo di Rubik / Livin' in the Eighties" e si può ascoltare qui: http://doctordee.muxtape.com/ Sono tutte registrazioni da musicassette dell'epoca.

http://www.myflashfetish.com/ consente di porre un widget con brani musicali nel proprio sito: si può scegliere anche la skin del lettore. Qui a fianco, nel "Cubo di Rubik" una cassetta consente di ascoltare musica degli Anni '80

4 commenti:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

wow Daniele...che bella sorpresa e bell'idea che ti è venuta: ho la netta sensazione che questo tuo nuovo blog, che parte dagli yuppissimi e rampanti anni heighty, ripercorrendo la nostra storia recente ed il suo aspetto più quotidiano, arriverà lontano!

Qualche mesetto fa, ho visitato presso la Triennale di Milano la mostra organizzata sugli anni '70 - interessante ed accattivante, ha avuto grandissimo successo. Ne auguro di cuore altrettanto al nuovo blog (per il quale, tra l'altro, hai scelto un azzeccatissimo nome!)

Luciana

http://www.comonpoesia.com.

DR ha detto...

Ci ho pensato tanto prima di aprirlo. È un impegno costante dedicato a un hobby. Ho dovuto sacrificare "L'ospite della Musa", ma tant'è.

Il bello è che allora tutto ci sembrava vacuo, vuoto, fine a se stesso. Poi sono arrivati i grigissimi 90 e i Duemila di crisi (valori, economia, politica) a rivalutare gli 80.

Il titolo è apparso come d'incanto, vedendo un ragazzino su un treno giocare con il cubo di Rubik: sono corso a rispolverare il mio!

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

E' proprio ritornato di moda, il cubo: anche mia figlia ed un suo amico qualche settimana fa lìavevano fra le mani...

E chissà che non torni di moda anche il click-clack - terribile sterminatore di polsi e di caldi silenzi estivi! - (ricordi? Ma quelli, se non erro, erano gli anni '70...)

Luciana

DR ha detto...

Erano gli Anni '70 e l'avevo anch'io il click clack. Non ero per niente abile e ci ho rimesso le nocche più volte. Forse per questo è andato perduto... Ho ancora il "Going", una specie di grosso galleggiante su due lunghi fili: ci si giocava in due, passandoselo da una parte all'altra. Ma che divertimento scemo era?

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